Rock News
17/03/2022
Il disco Hybrid Theory, pubblicato dai Linkin Park il 24 ottobre 2000, rappresenta forse una delle ultime grandi rivoluzioni nella storia del rock segnando per sempre un prima e un dopo. Quell'album contiene alcuni dei brani più innovativi e riconoscibili dell'intero movimento crossover e della stessa band, capitanata in maniera del tutto innovativa per l'epoca da due diversissimi frontman, Mike Shinoda e Chester Bennington.
Quest'ultimo, quando ancora la band si chiamava Xero, venne scelto da Shinoda per il suo incredibile talento e per l'innato senso melodico della sua voce. Mike Shinoda ha ricordato come la band fosse stupita del talento del cantante. "Eravamo così protettivi nei confronti dell'identità della band e di ciò che stavamo cercando di fare e volevamo davvero farlo bene. Così quando Chester è arrivato, ricordo che non riuscivamo a smettere di parlare del suo talento e della sua voce. Quando stavamo registrando doveva ancora scoprire chi voleva essere, anche come cantante, e come adattarsi meglio a questa band. Ci fu una lenta progressione verso l'identità che si era scelto, a piccoli passi”.
Lo stesso Chester Bennington, in una delle prime interviste rilasciate con la band, disse: "cerco di fare questo mestiere da quando avevo 13 anni... Finalmente sono stato abbastanza fortunato da incontrare i ragazzi giusti e scrivere la musica giusta".
In quei primi mesi di vita della band i Linkin Park muovevano i primi passi all'interno di una delle sale prova più economiche di Los Angeles, come raccontato in un'intervista da Mike Shinoda in occasione del ventesimo anniversario dall'uscita di Hybrid Theory: “In quel periodo provavamo in una piccola sala prove a Hollywood – ha raccontato – e quando dico Hollywood, intendo la parte più brutta di Hollywood. In quegli anni a Hollywood e a Vine Street c’erano le prostitute e gli spacciatori. A un angolo c’era un negozio di tacos, accanto c'erano poi un parrucchiere, un alimentari gestito da una coppia di coreani, e una sede di adepti di Scientology. Esisteva un posto chiamato ‘centro di lettura’, nel quale insegnavano come leggere. Ma tutti i libri presenti erano di Scientology e questo era piuttosto sinistro. Questa zona, però, è stata l’unica in cui abbiamo trovato una sala prove che potevamo permetterci”.
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