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Depeche Mode, Dave Gahan definisce la migliore (e inaspettata) canzone di sempre della band

Il frontman inglese: "è diventata immediatamente mia, la conoscevo anche quando Martin non l’aveva ancora completata"

Depeche Mode, Dave Gahan definisce la migliore (e inaspettata) canzone di sempre della band

05/09/2025

Nel 1992, dopo il successo del loro settimo album Violator che li lancia al numero due in classifica in Inghilterra e per la prima volta nella Top 10 americana al numero 7, i Depeche Mode sono una delle band più famose del mondo, perfetti nel mettere insieme in modo unico suono, estetica ed immaginario dell’elettronica dark con la presenza scenica, la profondità emotiva e la potenza del rock. Dave Gahan è l’ultima rockstar: magnetico, decadente, oscuro, vive a Los Angeles, frequenta la scena rock alternativa, ha passato diverse serate con i Jane’s Addiction e Soundgraden e si è immerso nel mondo rock e per molto tempo dopo la fine del lungo tour di Violator non vede i suoi compagni di band Andy Fletcher e Alan Wilder e il suo partner creativo Martin Gore.

All’inizio del 1992 i Depeche Mode decidono di affittare una villa a Madrid e per otto mesi vivono insieme scrivono e registrano l’album Songs of Faith and Devotion. L’idea è quella di portare avanti e sviluppare il suono blues elettronico che hanno creato con Personal Jesus, Dave Gahan vuole sempre più rock, Martin Gore scrive sotto pressione perché deve dare un seguito ad un album riuscito come Violator, Alan Wilder ha già deciso di lasciare la band dopo l’uscita dell’album e il tour successivo («Eravamo una band allo sbando che faceva grande musica, come i Beatles alla fine della loro carriera» ha detto) il produttore Flood fatica a contenere la tensione, fino a quando le registrazioni si spostano ad Amburgo in uno studio, con una routine più gestibile. Il risultato è un successo ancora più grande del precedente: Songs of Faith and Devotion arriva al numero uno sia in Inghilerra che in America e in altri cinque paesi europei, il tour Devotional Tour dura quattordici mesi e porta i Depeche Mode in 27 paesi nel mondo per 158 date.

Secondo Alan Wilder, che lascia definitivamente la band nel 1995, contiene alcune delle canzoni migliori dei Depeche Mode, da I Feel You, primo singolo uscito il 15 febbraio 1993 e numero uno in America a Walking in My Shoes. Per Dave Gahan, Songs of Faith and Devotion è anche l’album della sua canzone preferita in assoluto dei Depeche Mode, Condemnation, terzo singolo estratto dall’album e numero nove in classifica in Inghilterra, e uno dei pezzi che da allora non manca mai nella scaletta dei concerti dei Depeche Mode. «È una canzone che è diventata immediatamente mia, la conoscevo anche quando Martin non l’aveva ancora completata del tutto» ha detto Dave Gahan, «L’ho semplicemente cantata, e appena il nastro si è fermato c’è stato un attimo di silenzio e poi nelle cuffie ho sentito la voce di Flood che diceva: ok, possiamo farne un'altra se vuoi. Ma secondo me va bene così, ce l’abbiamo».

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