Trent'anni fa si sciolse la band più importante della storia del punk. La cronaca degli ultimi giorni
08/01/2010
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Era il gennaio del 1978. I Sex Pistols volano negli States per una serie di concerti, forti del clamore suscitato dal disco Never Mind The Bollocks, Here's The Sex Pistols, caratterizzati da scontri, pessima organizzazione e un pubblico più ostile che accondiscendente con la band.
Anche tra i membri del gruppo le cose non funzionano. Malcom McLaren non parla con gli altri e Sid Vicious è sempre più dipendente dall'eroina. A Memphis in bassista fu ricoverato in ospedale in crisi di astinenza e in preda a forti crisi di autolesionismo. A San Antonio reagì colpendo con il suo strumento un fan che gli aveva lanciato una lattina di birra addosso infine diede un pugno ad una fan. Durante l'ultima data a San Francisco, il 14 gennaio del 1978, Johnny Rotten chiuse il concerto con No Fun, cover degli Stooges.
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Una dichiarazione d'intenti di quello che da lì a poco sarebbe accaduto all'interno della band. Il 17 febbraio Rotten comunicò la sua volontà di lasciare i Sex Pistols. Sid Vicious si trasferì a New York e il resto del gruppo, Malcom McLaren, Paul Cook e Steve Jones, si prese una bella vacanza.
Per qualche tempo ancora la band continuò a suonare in studio senza Rottten, mai live, ma ormai la magia era finita. Sid Vicious fondò la band The Vicious White Kids che si esibì dal vivo, a Londra, una sola volta, prima della sua prematura scomparsa il 02 febbraio del 1979. La grande truffa del rock'n'roll era definitivamente finita!