Rock News
08/01/2019
In una nuova intervista, l'ex manager dei Guns N’ Roses Doug Goldstein è tornato a parlare di un momento cruciale nella storia del rock americano, l'inizio degli anni '90, quando si formò una faglia tra la vecchia generazione e la nuova onda rappresentata dal grunge, dai Nirvana e dai Pearl Jam. «Nessuno si rese conto di cosa stesse davvero succedendo», ha raccontato Goldstein a Guns N’ Roses Central. Kurt Cobain prese le distanze in ogni occasione possibile da quello che lui considerava l'establishment del rock, e i Guns si trovarono un po' presi in mezzo: all'improvviso erano il vecchio contro cui ribellarsi.
«A difesa di Axl, posso raccontare che lui una volta venne da me e mi chiese: "Quale pensi sia stato il mio errore più grande?". Io gli ho risposto: "Far vedere ai fan la tua gigantesca villa, nello stesso momento in cui i Nirvana e i Pearl Jam indossavano le camicie da boscaioli e tutto era cambiato". Lui mi chiamò, successivamente, e riprese il discorso: "Sai cosa ti dico? Non lo accetto. Nessuno mi aveva detto cosa stava succedendo". E aveva ragione. Avrei dovuto avvertirlo che il mondo stava cambiando».
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