Rock News
19/05/2017
Non si è trattato di una morte accidentale: Chris Cornell si è tolto la vita, impiccandosi. Lo ha rivelato l'Associated Press in un tweet dopo le dichiarazioni del coroner. Non era un periodo molto sereno nella vita del cantante dei Soundgarden. A testimoniarlo, c'è anche la sua ultima performance. L'artista scomparso all'età di 52 anni, ha chiuso il suo ultimo concerto, andato in scena poche ore prima della morte, con un pezzo molto malinconico, "Slave & Bulldozers" mixata con un refrain del pezzo "In my time of dying", una canzone gospel reinterpretata anche da Bob Dylan.
Tuttavia Cornell era anche al lavoro con i Soundgarden su un nuovo album: lo aveva annunciato il chitarrista Kim Thayil su Billboard, rivelando di voler creare una specie di seguito dell'album del 2012 "King Animal". La morte "inaspettata e improvvisa" della voce del gruppo pone questo impegno in tutt'altra luce.
Inoltre, il gruppo si era impegnato con il gruppo The Dillinger Escape Plan, che avrebbe dovuto aprire una serie di concerti dei Soundgarden. Il leader del gruppo e chitarrista dei Dillinger Ben Weinman ha rivelato che durante le performance con i Soundgarden si è accorto che Cornell non parlava praticamente con nessuno. Inoltre, nelle ultime ore sta ricevendo moltissimi sms in cui gli si chiede come sta, se va tutto bene. Ma come per molti fan di Cornell, addolorati dalla sua scomparsa, questo non è proprio un bel momento.
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