Arriva la sentenza per Phil Rudd. Il batterista degli AC/DC (rimpiazzato con Chris Slade) è stato condannato ad otto mesi di arresti domiciliari per aver minacciato un uomo che lavorava con lui e per possesso di metanfetamine e marijuana. Il 61enne musicista è stato condannato dalla Corta del Tauranga District nella giornata di oggi dopo aver rischiato anche una condanna a sette anni di detenzione. Rudd si era dichiarato colpevole delle accuse ascrittegli nel mese di aprile dopo aver offerto ad un uomo soldi, un auto ed una casa per eliminare una persona.
NIENTE CARCERE
Il musicista si è dichiarato anche colpevole di aver minacciato direttamente la vittima. La sentenza della Corte neozelandese è stata tutto sommato clemente nei confronti di Rudd che non dovrà andare in carcere. Ma nonostante i soli otto mesi di arresti domiciliari all'uscita dal tribunale la reazione di Rudd nei confronti dei giornalisti che gli chiedevano un commento non è stata esattamente serena. Il batterista ha apostrofato in malo modo i cronisti che provavano a porgergli delle domande prima di salire in macchina per allontanarsi.
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