Rock News
19/09/2023
Fra le tante celebrazioni del cinquantesimo anniversario di The Dark Side of the Moon (pubblicato il 1 marzo 1973), c’è anche l’esperienza immersiva creata da The Brainstorms Project in collaborazione con i Dolby Laboratories e la fondazione Richard Wright Music dedicata a Richard Wright tastierista della band scomparso nel 2008.
Nella prima settimana di ottobre ci sarà un ascolto privato per cento persone in un club di Londra, che potranno vedere come il proprio cervello risponde al suono e all’atmosfera di uno dei brani più evocativi ed intensi, The Great Gig in the Sky. È la quinta traccia dell’album, scritta da Richard Wright a partire da una progressione di accordi (chiamata The Mortality Sequence) che i Pink Floyd facevano dal vivo già dal 1972 e con una leggendaria performance vocale improvvisata in studio ad Abbey Road il 21 gennaio 1973 dalla cantante Clare Torry in un solo take. “Clare è stata chiamata da Alan Parsons che aveva lavorato con lei in un album di cover” ha raccontato Roger Waters, “Quando è arrivata le abbiamo detto: non c’è un testo, e la canzone parla della morte. Canta quello che vuoi”.
Clare Torry ha raccontato quel momento che ha dato vita ad uno dei brani più potenti dei Pink Floyd: “Sentivo un bellissimo suono in cuffia, ho chiuso gli occhi come faccio sempre e ho detto: forse posso usare la voce come se fosse uno strumento”. I cento ascoltatori, selezionati online, ascolteranno una versione Dolby Atmos di The Great Gig in the Sky e riceveranno una rappresentazione grafica della reazione del loro cervello alla musica. Gala Wright, figlia di Richard Wright e responsabile del progetto attraverso la società Pollen Audio Group ha detto: “Siamo custodi dell’eredità di Richard Wright e creare questa esperienza fisica ci è sembrato un modo per celebrare una delle canzoni più amate di The Dark Side of the Moon”.
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