Rock News
11/09/2023
Fino a poco tempo fa, sulla facciata di una casa a tre piani isolata in mezzo ad un grande spazio vuoto a Port Street nel quartiere di Ancoats, centro della vita notturna e culturale alternativa di Manchester, c’era un murale in bianco e nero con il volto di Ian Curtis, cantante dei Joy Division e icona britannica, morto suicida a soli 24 anni il 18 maggio 1980.
Gli occhi spalancati, l’espressione intensa ed attonita e il microfono in mano: Ian Curtis ha cantato il disagio e la malinconia, l’amore e la realtà della vita, ha cambiato il suono della musica di Manchester portandolo dal punk alla new wave e ha ispirato generazioni di musicisti, restando nel cuore degli abitanti della sua città come un eroe tragico e uno dei suoi artisti più grandi.
Per anni quel murale, creato dallo street artist Akse P19 ispirandosi ad una foto scattata sul palco dal fotografo Philippe Carly che si vedeva da ovunque uscendo ed entrando dai club e dai negozi di dischi di Ancoats è stato un simbolo, supportato anche dal governo locale di Manchester e legato a diverse campagne per la salute metale e la prevenzione dei suicidi.
Lo scorso agosto, improvvisamente è stato coperto con un cartellone pubblicitario che promuove l’album di debutto del rapper Aitch, intitolato Close to Home, uscito il 19 agosto. Aitch è un ragazzo di Manchester nato nel 1999 con il nome di Harrison James Armstrong, che ha esordito nel 2018 con il singolo Straight Rhymez ed è arrivato subito nella Top 10 britannica al numero 8 con il secondo singolo Taste (Make it Shake).
L’album Close to Home è arrivato al numero due in classifica e lo ha lanciato come il nuovo protagonista della scena rap britannica, ma Aitch non è rimato indifferente di fronte alla decisione controversa di cancellare Ian Curtis per fare spazio a lui: «Non scelgo io i luoghi in cui viene pubblicizzato il mio album. Per nessun motivo permetterei una tale mancanza di rispetto nei confronti di un eroe della città come Ian Curtis. Cercheremo di rimediare il prima possibile» ha scritto sui suoi social, ricevendo i ringraziamenti di Peter Hook e Bernard Sumner dei Joy Division.
Il 10 settembre, in occasione del World Suicide Prevention Day, Akse P19 ha postato le immagini del murale ricreato identico sul muro del pub Star & Garter a Fairfield Street. L’iniziativa è stata curata dalla associazione Headstock che organizza ogni anno un festival di “musica e benessere mentale” «Era importante assicurare uno spazio che potesse durare a lungo nel tempo» hanno detto i portavoce di Headstock, «Ed è poetico che si trovi di fronte ad uno dei locali indie più importanti della città, una delle prime cose che le persone vedono arrivando a Manchester in treno». «Non sono più la persona più odiata di Manchester» ha scritto Aitch, «Sono molto felice che il murale di Ian Curtis sia tornato, era un punto di riferimento culturale per tutti, non solo per la gente di Manchester».
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