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Chris Cornell: "Il punto più alto della mia carriera è stato ascoltare Johnny Cash suonare Rusty Cage"

Per il compianto frontman di Soundgarden e Audioslave The Man In Black rappresentava per lui "una combinazione tra Dio e Gesù"

Chris Cornell: "Il punto più alto della mia carriera è stato ascoltare Johnny Cash suonare Rusty Cage"

01/09/2023

Sembrava che, arrivato a 51 anni, Chris Cornell avesse tutto. Era diventato una delle voci più conosciute del rock, un manifesto vivente del grunge, un apprezzato compositore ed autore. Quale poteva essere il punto più alto della carriera di un uomo che le aveva vissute tutte?

Yahoo Entertainment si era fatto questa domanda nel 2016, mentre intervistava il rocker un anno prima della sua scomparsa. L’intervista sembrava un omaggio all’intera carriera di Chris, con l’intervistatore che passava dalle collaborazioni di successo e quelle meno fortunate, alle sue hit, ai suoi album.

Così, tra i discorsi sul successo e la fama, venne chiesto a Chris come ultima domanda: quale fosse per lui il punto più della sua carriera, avendo oltretutto moltissimi collaborazioni o lavori memorabili.

Cornell non ha esitato nel rispondere che uno dei suoi punti più alti è stato vedere uno dei suoi più grandi idoli di sempre  suonare una canzone dei Soundgarden. Il cantante ha anche ricordato quanto fosse onorato che questo artista, che sentiva essere una combinazione tra “Dio e Gesù”, cantasse una delle sue canzoni:
Johnny Cash che canta una delle canzoni che ho scritto [‘Rusty Cage’ dei Soundgarden] è sicuramente uno dei miei maggiori successi. Quando l’ho incontrato, mi sembrava di parlare con Dio e Gesù allo stesso tempo”.

Anche la premiere del film di James Bond ‘Casino Royale’ con il mio brano [‘You Know My Name’] nella scena iniziale con il titolo è stata incredibile. Però ero infastidito dal fatto che avessero tenuto il volume basso per via della presenza della Regina”.

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