The Beatles, come Jimi Hendrix ispirò Paul McCartney a comprare la sua chitarra preferita di sempre

Il 4 giugno 1967, John Lennon e Paul McCartney arrivano al Saville Theater di Londra gestito dal 1965 dal manager dei Beatles Brian Epstein per vedere di persona il fenomeno di cui tutti parlano, un ragazzo mancino afroamericano scoperto da Chas Chandler degli Animals (grazie alla segnalazione di Linda Keith, fidanzata di Keith Richards) in un club di New York e arrivato in Inghilterra il 24 settembre 1966, che crea e manipola i suoni della chitarra elettrica come nessuno ha mai fatto prima. Il suo nome è Jimi Hendrix. Paul e John non sono gli unici: nel pubblico ci sono anche Eric Clapton dei Cream e Pete Townshend degli Who, considerati (insieme a Jeff Beck) i migliori chitarristi al mondo, che lo hanno già visto suonare al club Bag O’Nails a novembre del 1966.

Jimi Hendrix esce sul palco del Saville Theater e lascia tutti senza parole con una cover di Sgt Pepper’s Lonely Hearts Club Band, il primo brano del capolavoro dei Beatles: “L’album era uscito da appena tre giorni” ha ricordato Paul McCartney, “Il sipario si è alzato, Jimi è apparso e ci ha fatto il più grande omaggio possibile. In soli tre giorni lo aveva imparato e significava così tanto per lui da usare il primo pezzo per aprire un concerto importante. Lo metto nella lista dei più grandi riconoscimenti della mia carriera”. Una delle caratteristiche tecniche che rendono Hendrix unico e irraggiungibile persino per i più grandi talenti nella storia del rock è l’uso del feedback, la tempesta elettrica scatenata da Jimi con la sua Fender Stratocaster. Paul McCartney vuole provare a seguire la sua scia psichedelica e dopo averlo visto al Saville si compra una nuova chitarra: “Sono andato in un negozio di strumenti a Charing Cross, vicino a Denmark Street, e ho chiesto una chitarra con cui sperimentare con il feedback. Ho scelto una Epiphone Casino “hollow body” che è diventata una delle mie chitarre preferite di sempre.” Anche se qualcuno degli storici più attenti dei Beatles hanno segnalato che Paul McCartney è stato visto suonare una Epiphone Casino già nell’aprile del 1966, cinque mesi prima dell’arrivo di Hendrix a Londra, Paul ha sempre detto che la sua scelta è nata dall’impatto avuto su di lui dalla potenza sprigionata da Hendrix. Unita al suo genio e a quello dei Beatles, la Epiphone Casino ha influenzato l’evoluzione stessa del rock degli anni 60 con il passo successivo dei Beatles, l’album Revolver: “E’ la chitarra che ho usato per l’assolo di Taxman” ha detto Paul McCartney, “E anche per scrivere il riff di Paperback Writer”.