Rock News
05/07/2023
David Gilmour ha raccontato il momento esatto in cui i Pink Floyd hanno iniziato a creare l’album più importante della loro carriera, The Dark Side of the Moon.
“Appena Roger è arrivato in studio con l’idea di come la vita moderna influisca sulla sanità mentale delle persone, l’album ha preso forma”. David Gilmour ha spiegato che lui, Richard Wright e Nick Mason si sono resi conto subito di avere tra le mani un progetto speciale: “Ma quella sensazione che fosse qualcosa di davvero magico è arrivata dopo”.
I Pink Floyd erano in cerca di un’identità dopo l’uscita dal gruppo dopo un solo album (The Piper at the Gates of Daw) del fondatore Syd Barrett. La straordinaria suite in chiusura dell’album Meddle, Echoes, e l’esplorazione in musica della mente umana e dei grandi temi esistenziali sono la base su cui si sviluppa la grande riflessione universale di The Dark Side of the Moon.
Nessuno al tempo poteva prevedere il successo mondiale dell’album e l’impatto culturale che ha avuto per cinque decenni, anzi secondo David Gilmour era assolutamente inimmaginabile nel 1973: “Avevo 27 anni quando è uscito, al tempo durare molto nel mondo della musica voleva dire cinque, dieci anni al massimo”.
The Dark Side of the Moon esce il 1 marzo 1973, vende 45 milioni di copie nel mondo, arriva al numero uno in America e rimane nella classifica Billboard 200 fino al 1988. Secondo Nick Mason: “Non è solo un buon album, ma è anche un album uscito nel momento giusto”. Il rock degli anni 70 è in espansione, i Pink Floyd lo portano al livello della musica classica rendendolo allo stesso tempo sempre immediatamente comprensibile e coinvolgente e come ha detto David Gilmour: “Siamo riusciti a dire delle cose in modo chiaro e coinciso”. Secondo il chitarrista dei Pink Floyd, però, c’è qualcosa di ancora incompiuto anche in un capolavoro come The Dark Side of the Moon: “La crescita di Roger Waters come grande cantautore ha messo un po’ da parte la musica. Non ci siamo concentrati così a fondo come avremmo dovuto. Secondo me abbiamo trovato un equilibrio migliore tra musica e parole nel nostro album successivo, Wish You Were Here”.
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