Rock News
19/05/2023
Nel 1995 il regista David Fincher gira uno dei film più inquietanti e di maggior successo del crime americano anni 90, Seven. È la storia di un detective ormai vicino alla pensione (Morgan Freeman) e del suo giovane collega (Brad Pitt) che vengono trascinati nel vortice di una serie di atroci delitti legati ai sette peccati capitali commessi da un serial killer silenzioso, anonimo e dall’aspetto innocuo, chiamato con il nome usato in America per indicare una persona deceduta sconosciuta, John Doe.
Per scegliere il cast del film, David Fincher lavora con lo sceneggiatore Andrew Kevin Walker che ha scritto la storia ambientandola in una città immaginaria infestata dal crimine mentre viveva nella periferia di New York e lavorava nel negozio di dischi Tower Records: “Se non avessi vissuto in quei luoghi oscuri non avrei scritto Seven” ha detto. I personaggi della storia sono fondamentali per rappresentare i temi del film. Per il ruolo del giovane detective Mills, si dice che Fincher abbia provato a chiamare Denzel Washington e Sylvester Stallone, ma Brad Pitt fa di tutto per avere la parte perché voleva allontanarsi dai ruoli romantici e fare qualcosa di “urbano, dark e impostato sui dialoghi". Il detective Somerset è stato creato dallo sceneggiatore Walker sulla base dello scrittore William Somerset Maugham, con l’idea di venire portato sullo schermo da William Hurt.
Gene Hackman e Al Pacino si dice abbiano rifiutato il ruolo che Fincher decide di affidare a Morgan Freeman. Per John Doe, la prima scelta è Nead Beatty (scelto perché assomiglia all’identikit fatto nel 1969 del Killer dello Zodiaco, il caso irrisolto più famoso nella storia del crimine americano) ma l’attore rifiuta perchè: “La sceneggiatura è la cosa più malvagia che abbia mai letto”. Durante le prime fasi della produzione, rimane senza volto, fino a quando grazie a Brad Pitt viene coinvolto Kevin Spacey che gira tutte le sue scene in dodici giorni.
Prima di lui, il ruolo viene offerto anche a Michael Stipe, cantante dei REM che però è impegnato nel tour mondiale di Monster. Un clamoroso caso di incontro tra cinema e rock che non è mai avvenuto, ma ha dato vita ad un personaggio iconico del cinema americano. “Tutto quello che dovevo fare era correre lungo un corridoio buio e fare paura a tutti” ha raccontato Michael Stipe nel 2016 in un’intervista. Quando Kevin Spacey entra nel cast, Walker e Fincher cambiano la sceneggiatura trasformando il serial killer anonimo e silenzioso in un eloquente e spaventoso intellettuale del male. Kevin Spacey vorrebbe anche togliere il suo nome dai credit e dalle locandine del film per far rimanere John Doe per sempre anonimo. Seven esce nelle sale nel settembre 1995. I test degli Studios avevano previsto un successo moderato a causa dei temi e dello stile cupo e della cruda rappresentazione della violenza: diventa invece uno dei film di maggior successo dell’anno (con 300 milioni di dollari di incassi) e viene considerato uno dei crime migliori mai realizzati. John Doe entra nella storia del cinema grazie a Kavin Spacey, e Michael Stipe può continuare a incantare il mondo con le canzoni dei REM.
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