U2, The Edge: "il prossimo album di inediti sarà rock, ma non rumoroso quanto gli AC/DC"

Dopo l’album Songs of Surrender in cui hanno reinterpretato in chiave acustica 40 canzoni della loro carriera, in uscita il 17 marzo giorno di San Patrizio in Irlanda e dopo l’annuncio della loro prima residency a Las Vegas in cui faranno uno show dedicato ad Achtung Baby, gli U2 sono pronti ad andare avanti con quello che The Edge ha definito: “Un album basato sulla chitarra”.

Lo scorso ottobre in un’intervista con il New York Times, Bono aveva detto: “Faremo un album rumoroso, senza compromessi, irragionevolmente rock. Ne ho parlato con The Edge: abbiamo avuto la chiamata, quella che ci chiede una grande fottuta canzone rock? Lui mi ha detto: sì, è il nostro lavoro”. Intervistato da Rolling Stone, il chitarrista degli U2 ha confermato: “Sì, lo faremo. Ma non stiamo diventando gli AC/DC”. Il tema principale, e la missione che gli U2 vogliono guidare, è quello del ritorno del suono della chitarra nel mondo della musica contemporanea e nelle nuove modalità di ascolto.

Gli U2 hanno sempre voluto essere una band del presente, continuando a fare album e sperimentare suoni nuovi, contaminazioni con l’elettronica e con il pop, per non diventare delle leggende che vanno in tour con il loro repertorio. Secondo lo stesso Bono, questa tensione creativa a raggiungere un pubblico nuovo ad ogni generazione gli ha fatto fare anche degli errori (dall’album Pop del 1997 all’accordo con Apple per far arrivare agli utenti di ITunes l’album Songs of Innocence nel 2014), ma ha fatto degli U2 una delle band più attuali del rock. The Edge pensa che questo porterà ad un ritorno delle chitarre: “Sento istintivamente che c’è una crescita di interesse verso le chitarre. Il momento è giusto. La nostra intenzione è usare questo strumento nel modo più nuovo possibile. In fondo la chitarra è ancora il mio primo grande amore. Sono convinto che la chitarra tornerà a stare al centro del suono mainstream e io  voglio fare parte di questo ritorno”.

Il lavoro sul prossimo album rock degli U2 è stato fatto in parallelo alla rivisitazione dei loro classici per Songs of Surrender: “Ci siamo concessi di eliminare ogni senso di riverenza per le versioni originali. Quello che ho imparato è che le canzoni migliori sono indistruttibili. La voce di Bono si è evoluta: ha accesso a tonalità che non aveva mai raggiunto prima, e sa meglio di chiunque altro come usare la voce come strumento interpretativo. È una cosa che arriva con l’esperienza”.