Rock News
30/01/2023
Nella sua strepitosa autobiografia (sulla cui copertina c’è scritto: «Può sembrare estremo, ma non significa che non sia successo»), Slash ha raccontato uno degli aneddoti più belli della sua vita rock’n’roll a Los Angeles, dove si è trasferito da bambino insieme alla madre Ola Hudson, stilista molto famosa nel mondo della musica che ha lavorato con John Lennon, Michael Jackson, Diana Ross (i suoi vestiti di scena sono nella collezione permanente del Metropolitan Museum of Art).
Un giorno Slash è tornato da casa e sua madre gli ha presentato il suo nuovo fidanzato, David Bowie.
La relazione con Ola non è durata molto perché nel 1976 Bowie lascia Los Angeles a la sua travolgente vita da rockstar per rifugiarsi a Berlino, ma il rapporto di David Bowie con Slash è andato avanti a lungo. Il chitarrista dei Guns N' Roses ha raccontato che è stato proprio Bowie ad aiutarlo nel periodo in cui, diventato anche lui una rockstar e un simbolo degli eccessi di quello stile di vita al limite, stava seriamente perdendo il controllo.
«Ero nella mia fase allucinatoria, ero sempre sotto effetto di droghe e alcol e non capivo cosa mi stesse succedendo». È bastato un incontro con David Bowie per uscire da quella difficile situazione: «Mi ha detto: non stai bene e sei diventato più vulnerabile alle interazioni esterne con cose che le persone non vedono normalmente.” Ho pensato: wow, questa sì che è una spiegazione». Bowie lo ha aiutato a capire meglio la sua situazione e Slash ha intrapreso il percorso per liberarsi dalle dipendenze e riprendere in mano la propria vita. Nel 2001, a 35 anni, i dottori che lo curano in ospedale gli danno dato tra sei giorni e sei settimane di vita per un problema al cuore causato da anni di abusi ma Slash resiste e rinasce grazie ad un defibrillatore impiantato nel cuore, dal 2006 è completamente sobrio e dal 2009 (anno in cui è scomparsa sua madre) ha smesso di fumare. E non ha mai dimenticato le parole di David Bowie.
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