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The Cure, Robert Smith: "Ecco quale band ha davvero inventato il Nu-Metal"

Il frontman inglese: "Quello che accomuna queste band è l’intensità, un reale senso di urgenza e necessità di esprimersi. Mi piace"

The Cure, Robert Smith: "Ecco quale band ha davvero inventato il Nu-Metal"

22/11/2022

Robert Smith ha fondato la sua prima band quando aveva solo 13 anni. Ne facevano parte il fratello Richard, la sorella minore Janet e alcuni amici della Notre Dame Middle School di Crawley, la cittadina a sud di Londra in cui è cresciuto da quando aveva sei anni (è nato a Blackpool il 21 aprile 1959).

Non si conosce con esattezza il nome della band: secondo Robert Smith si chiamavano The Crawley Goat Band (“Un nome geniale” ha dichiarato) ma secondo le ricostruzioni della biografia ufficiale “Ten Imaginary Years” quando salgono sul palco per la prima volta nell’aprile del 1972 (con Laurence Lol Tolhurst alle percussioni) si chiamano Obelisk. Quello che è certo sono le influenze di Robert Smith nei primi anni di carriera: “I due gruppi a cui guardavo erano i Buzzcocks e Siouxise and the Banshees” ha raccontato, “I Buzzocks avevano delle grandi melodie, quello che mi piaceva dei Banshees era il loro muro di suoni, che non avevo mai sentito. La mia ambizione era mettere insieme le due cose.”  

Mentre le sue prime band si evolvono, cambiando formazione e nome da The Group a Malice a Easy Cure, Robert Smith trova la sua musica e il suo suono di appartenenza: “Come tutti sono cresciuto ascoltando i Beatles, i Rolling Stones e i Pink Floyd perché era quello che si sentiva a casa” ha detto in un’intervista a Rolling Stone del 2004, “Poi ho visto gli Stranglers in concerto e una settimana dopo i Buzzcocks e ho pensato: ecco la mia musica.” Robert Smith ha sempre mantenuto la sua passione per i grandi del rock, in particolare Jimi Hendrix (nel loro album di debutto del 1979 Three Imaginary Boys, i Cure hanno anche fatto una cover di Foxy Lady) e i Thin Lizzy di Phil Lynott: “Sono fantastici, li avrò visti almeno dieci volte in due anni. Dal vivo avevano un suono incredibilmente potente. Sono meglio di una sbronza”.

Nella stessa intervista a Rolling Stone, Robert Smith che è notoriamente molto critico e ironico verso le altre band (leggendarie le sue liti con Morrissey degli Smiths) e le evoluzioni del rock (nei primi anni 90 ha anche curato una pagine di recensioni su riviste di musica inglesi in cui ha stroncato tutti, tranne gli Happy Mondays) ha mostrato una insolita ammirazione per generi musicali molto diversi dai Cure come il Nu Metal. “Con i Cure abbiamo lavorato con il produttore Ross Robinson e mi sono informato su quello che ha fatto:  penso che gli At the Drive-In siano grandi e i Korn che sono i pionieri del Nu-Metal. Mio nipote mi ha fatto conoscere gli Slipknot. Quello che li accomuna è l’intensità, e un reale senso di urgenza e necessità di esprimersi. Mi piace.

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