Rock News
01/09/2022
Chi è fan dei Tool lo sa: per ascoltare un nuovo album della band, spesso bisogna aspettare molto. Forse troppo, considerato che tra l’ultimo album Fear Inoculum del 2019 e il precedente, 10,000 Days, passarono 13 anni. Il frontman Maynard James Keenan ha detto la sua sull’argomento, forse anche in risposta alle tante speculazioni e ironie nate negli ultimi anni proprio sull’argomento.
Durante un’intervista con Rick Beato, il cantante di Tool, A Perfect Circle e Puscifer ha ammesso che il lungo processo creativo della sua prima band può risultare frustrante, ma che allo stesso tempo apprezza di poter utilizzare questo tempo per essere creativo in altri modi e contesti – come, appunto, i suoi altri progetti. Anzi, Keenan attribuirebbe il fatto di essere parte di più gruppi non tanto al suo vasto gusto musicale, quanto principalmente alla quantità di tempo libero.
“I ragazzi dei Tool impiegano più tempo per elaborare le informazioni, metterle insieme e presentarmi qualcosa su cui posso iniziare a costruire qualcosa – le parole del frontman – In passato ho commesso l'errore di cercare di lavorare su qualcosa che non era ancora pronto, e dopo tutto il lavoro che ci avevo messo, magari cambiavano le basi. Se sto decorando una casa e poi sposti le porte o le finestre o aggiungi un pavimento, io devo ricominciare da capo […]. Devo aspettare che facciano il loro, quindi c'è tempo. Ho tempo per fare tutte queste altre cose nel mezzo perché posso e devo”.
Per Keenan è fondamentale, da parte sua ma anche dei fan, imparare a capire e rispettare tutte queste fasi creative: “Si potrebbe obiettare che un po' di disciplina e un po' di incitamento […] aiuterebbero questi ragazzi ad essere più veloci, ma questo è il loro processo, bisogna solo rispettarlo. Sono sicuro che [i fan] siano frustrati nei miei confronti perché me lo fanno capire”.
Alcuni mesi fa, il batterista dei Tool Danny Carey aveva assicurato a tutti che il loro prossimo album non ci avrebbe messo tanto quanto Fear Inoculum, ad uscire. Quindi, non ci resta che aspettare, ma forse non troppo.
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