Rock News
29/03/2022
Quando Quentin Tarantino esordisce al cinema con il suo primo film, Reservoir Dogs (Le Iene) nel 1992, chiarisce subito quali sono i punti fondamentali del suo modo rivoluzionario di fare cinema: violenza, criminalità, riferimenti continui alla storia del cinema e alla cultura pop e una struttura narrativa non lineare. Un insieme di caratteristiche che definiscono un genere, il pulp, che è già esistente nella letteratura noir ma che solo Tarantino riesce a portare al cinema facendolo diventare di massa.
Per costruire il suo mondo, il regista cinefilo con una sterminata conoscenza di ogni genere di film, dall’horror agli spaghetti western (che ha creato anche lavorando per cinque anni da Video Archive il più importante negozio di videocassette a Manhattan Beach Los Angeles), sa di aver bisogno di grandi attori, ma è ancora un regista indipendente.
La prima idea di Tarantino è girare Reservoir Dogs con i suoi amici e colleghi di Video Archive e un budget di 30.000 dollari, poi tramite il suo produttore Lawrence Bender la sceneggiatura finisce nelle mani di Harvey Keitel che si innamora della storia, lo aiuta a raccogliere 1 milione e mezzo di dollari e gli organizza un casting a New York da cui arrivano altri tre personaggi chiave del film: Tim Roth, Michael Madsen e Steve Buscemi.
È l’inizio di una carriera che lo ha visto lavorare con alcuni dei più grandi attori di sempre: la sua musa John Travolta, Bruce Willis e Samuel L. Jackson in Pulp Fiction del 1994, Michael Keaton, Pam Grier, Bridget Fonda e Robert De Niro in Jackie Brown del 1997, la sua musa Uma Thurman, David Carradine e Darryl Hannah nella saga di Kill Bill, Brad Pitt e Michael Fassbender in Bastardi senza Gloria del 2009 Jamie Foxx, Leonardo di Caprio e Christoph Waltz in Django Unchained del 2012, Kurt Russell e Bruce Dern in The Hateful Eight del 2015 e infine Margot Robbie, Al Pacino e ancora Leonardo Di Caprio e Brad Pitt (premiato con un Oscar) nel 2019. «Credo che Robert De Niro sia il miglior attore al mondo» ha detto Tarantino in un’intervista, «Non ho mai visto nessuno così capace di immergersi completamente nel personaggio».
Alla domanda su quale sia il suo attore preferito della sua generazione, Tarantino ha risposto con tre nomi: «Tim Roth, Sean Penn e Nicolas Cage». Ognuno di loro ha delle caratteristiche specifiche: «Tim Roth è versatile e feroce, un vero camaleonte, Sean Penn ha un carisma unico basato allo stesso tempo sulla sensualità e la violenza, Nicolas Cage è l’attore più coraggioso che abbia mai visto. Nessun altro attore nella storia del cinema ha recitato così bene ruoli che non gli si addicono». L’ultimo film di Nicolas Cage, The Unbereable Weight of Massive Talent in uscita ad aprile 2022, sembra un film scritto da Quentin Tarantino: Nicolas Cage è un alter ego di sé stesso, un attore la cui carriera è in crisi per via di troppi film sbagliati. Accetta un milione di dollari per partecipare alla festa di un pericoloso fan che si rivela essere un narcotrafficante e per salvare sé stesso e la sua famiglia è costretto a interpretare i personaggi dei suoi film, ricorrendo il ruolo più importante della sua vita, quello di sé stesso.
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