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Red Hot Chili Peppers, ecco cosa vuol dire lavorare in studio con John Frusciante

Il tecnico Jim Scott: "non ha mai usato una sedia in studio, si metteva sempre per terra e suonava"

Red Hot Chili Peppers, ecco cosa vuol dire lavorare in studio con John Frusciante

25/02/2022

Anthony Kiedis ha espresso tutta la sua felicità per il ritorno di John Frusciante nella formazione dei Red Hot Chili Peppers dopo 13 anni dicendo senza mezzi termini: «E’ l’evento più monumentale della nostra vita, non solo della nostra carriera». L’amicizia che lega alla band formata da Kiedis e da Flea al chitarrista più talentuoso (e tormentato) della sua generazione è la base del groove che ha lanciato al successo i Red Hot Chili Peppers e creato album fondamentali come Blood Sugar Sex Magik, By the Way e Californication. Il “touch” di John Frusciante ha già lasciato il segno nel pubblico con l’assolo di Black Summer, il primo singolo estratto dal prossimo album della band, Unlimited Love in uscita il 1 aprile.

Jim Scott, tecnico del suono e produttore, ha visto John Frusciate in azione diverse volte sia come solista durante le registrazioni dell’album Shadows Collide With People (registrato in collaborazione con Josh Klinghoffer che nel 2009 ha preso il suo posto nei Red Hot Chili Peppers), sia insieme a Chad Smith, Flea e Anthony Kieds, immerso nella alchimia funk-rock fatta di energia, tatuaggi e fisicità che ha reso le loro canzoni così potenti.

«John Frusciante non ha mai usato una sedia in studio, si sedeva sempre per terra e suonava» ha ricordato Jim Scott a proposito della session di By the Way e Californication a cui ha lavorato, «Non aveva neanche tante chitarre o tanta attrezzatura al tempo. Io invece sono un collezionista di strumenti, ne ho tanti e spesso li porto in studio con le band con cui lavoro in caso possano servire. La mia più grande soddisfazione è che per registrare l’assolo di Scar Tissue, John ha usato una delle mie chitarre, una Fender Jaguar».

Nel periodo tra il 1999 e il 2002, secondo Jim Scott, Frusciante aveva ripreso il controllo di sé stesso, era in un momento di grande creatività e l’autore principale della band: «Era diventato il leader, la forza creativa più importante. Ascoltando le tracce di By the Way si sentono diverse tracce di chitarra, sovraincisioni, armonie vocali e lui ha fatto tutto da solo». Il lavoro con Josh Klinghoffer nell’album Shadows Collide With People del 2004 invece è stato più collaborativi: «Sono molto amici, scrivevano le canzoni insieme e quando erano in studio erano molto felici. Ecco perché quell’album suona così bene, anche se è un disco rischioso, con suoni particolari e una atmosfera diversa. John però ha sempre avuto le idee chiare, entrava in studio e diceva: “facciamo così”». Shadows Collide With People è il quinto album di John Frusciante, ed è considerato il più accessibile della sua carriera solista, in cui ha sperimentato molto registrando quasi sempre con uno stile lo-fi.

Adesso John Frusciante è tornato negli studi di Rick Rubin in California con i suoi amici, e dopo l’assolo di Black Summer, i fan dei Red Hot Chili Peppers aspettano il suono della sua chitarra sul nuovo album della band, Unlimited Love.   

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