Rock News
27/01/2022
Nel 2016 i Deep Purple sono stati introdotti nella Rock and Roll Hall of Fame. Il discorso di introduzione della band fondata nel 1968 da Ian Paice, Jon Lord e Ritchie Blackmore (che sceglie il nome Deep Purple prendendolo da quello della canzone preferita da sua nonna, una composizione per pianoforte di Peter De Rose pubblicata nel 1933 e diventata uno standard del jazz) viene fatto da Lars Ulrich, il batterista dei Metallica, che sale sul palco della Hall of Fame di Cleveland raccontando un aneddoto: «Questa serata è il punto di arrivo di due diversi viaggi musicali. Uno è quello di una band che ha cambiato la storia del rock’n’roll, l’altro è il mio: quando avevo solo nove anni mio padre mi ha portato a vedere un concerto dei Deep Purple. Era un freddo sabato sera del febbraio 1973 a Copenhagen».
Lars Ulrich è nato il 26 dicembre 1963 a Genotfte, Danimarca. Suo padre Torben e suo nonno Einer erano due giocatori di tennis professionisti, e fin da bambino Lars si allena per diventare un campione. Quando suo padre viene invitato dopo un torneo al concerto dei Deep Purple allo stadio di Copenhagen e decide di portare suo figlio Lars, non poteva immaginare che quella serata avrebbe cambiato la storia del tennis danese e aperto un nuovo capitolo nella storia del rock. Lars Ulrich rimane folgorato dalla potenza e dal virtuosismo della band, il giorno dopo corre in un negozio di dischi per comprare Fireball, il quinto album dei Deep Purple, e a dodici anni chiede in regalo alla famiglia la sua prima batteria, una Ludwig.
Nell’estate del 1980 a 16 anni, quando è già stato inserito nella lista dei primi dieci giocatori della sua categoria in Danimarca, Lars Ulrich si trasferisce a Newport Beach in California per iniziare la sua carriera da professionista, ma il suo destino è già segnato: dopo aver mancato le qualificazioni nella squadra di tennis del suo liceo, il Corona del Mar High School , decide di concentrarsi solo sulla musica. Pubblica un annuncio sulla rivista The Recycler di Los Angeles per cercare altri ragazzi appassionati di heavy metal britannico e il primo a rispondere è James Hetfield: il 28 ottobre 1981 formano i Metallica (il nome è suggerito dal loro amico Ron Quintana che lo voleva usare per una fanzine metal) e nel 1982 registrano la loro prima canzone con Dave Mustaine alla chitarra, Hit the Lights per la compilation Metal Massacre I creata dal fondatore dell’etichetta Metal Blade Records e pubblicata il 14 giugno 1982.
Inizia così la storia del gruppo più importante della scena metal americana degli anni ’80, che nel corso della propria carriera diventerà una delle band più grandi del mondo. Lars Ulrich non ha mai dimenticato il momento in cui ha visto i Deep Purple per la prima volta sul palco: «Era tutto straordinario: il suono, lo spettacolo, le canzoni, i musicisti» ha detto nel discorso di introduzione della band nella Rock and Roll Hall of Fame, «Tutti facevano cose con il proprio strumento che non avevo mai sentito prima e che non pensavo neanche fosse possibile fare». Il batterista dei Metallica ha sempre messo al primo posto nella classifica dei suoi dischi preferiti di tutti i tempi l’album live Made in Japan dei Deep Purple, registrato durante il leggendario tour in Giappone dell’agosto 1972.
«Quando i cinque Deep Purple salivano sul paco suonavano in modo completamente libero, uno dopo l’altro. Alla fine del suo assolo Ritchie Blackmore alzava il braccio, e quello era il segnale per Ian Paice di entrare in una nuova sezione della canzone» ha detto, «Nessuno sapeva mai cosa sarebbe successo durante i loro live, ma non era un’improvvisazione in stile hippy. C’era una grande coesione tra loro. Ogni canzone era sempre diversa e ogni concerto era diverso».
Rock News