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Linkin Park, Mike Shinoda: "In tour con l'ologramma di Chester? Assolutamente NO! Non è emotivamente possibile"

Il fondatore della band ha ricordato il concerto tributo a Chester del 2017 con generazioni di rocker sul palco

Linkin Park, Mike Shinoda: "In tour con l'ologramma di Chester? Assolutamente NO! Non è emotivamente possibile"

29/10/2021

Mike Shinoda dei Linkin Park ha ricordato il concerto del 27 ottobre 2017 all’Hollywood Bowl di Los Angeles in tributo a Chester Bennington, che si è tolto la vita il 20 luglio dello stesso anno nella sua casa di Palo Verde Estates in California proprio mentre la band era in tour per presentare l’album One More Light.

Tre mesi dopo, Mike Shinoda e gli altri membri dei Linkin Park hanno radunato una line up di star per rendere omaggio al cantante che nel 1998 è entrato a far parte della band quando ancora si chiamava Xero, svoltando la loro carriera (Bennington è stato inserito da diversi media specializzati nella lista dei migliori cantanti heavy metal di sempre) e lanciandoli subito al successo con l’album Hybrid Theory del 2000, che con 27 milioni di copie è diventato il debutto più venduto del decennio.

Il 27 ottobre 2017 i Linkin Park sono stati raggiunti sul palco del’Hollywood Bowl da due generazioni di rockstar, da Alanis Morrissette a Gavin Rossdale dei Bush a Jonathan Davis dei Korn fino a Machine Gun Kelly, Oli Skyes dei Bring Me the Horizon oltre a membri dei Sum 41, No Doubt, Blink 182 e System of a Down. Da allora non hanno più suonato dal vivo. Mike Shinoda ha pubblicato l’album Post Traumatic il 15 giugno 2018, in cui ha raccontato in diciotto canzoni il modo in cui ha affrontato la scomparsa del suo amico, ed è andato in tour da solo ma per quanto riguarda l’idea di portare di nuovo in tour le canzoni di Chester Bennington ha detto che non ci sta assolutamente pensando: «La nostra soglia di tolleranza di quello che consideriamo accettabile è piuttosto alta» ha detto ospite del podcast Tuna on Toast, «Qualunque cosa facciamo non deve mai superare quella soglia, e finora non è mai successo».

Shinoda ha spiegato quanto sia difficile per lui e la band ripercorrere la storia dei Linkin Park e immaginare un modo per tornare a suonare dal vivo, nonostante il desiderio del pubblico: «Fisicamente possiamo andare in tour, ma non ci abbiamo ancora pensato. Non è una cosa su cui abbiamo messo la nostra attenzione, non siamo emotivamente in grado di farlo». Il futuro per alcuni (dagli ABBA a Tupac a  Whitney Houston) è nella controversa tecnologia degli ologrammi che permette di riportare sul palco gli artisti, ma Mike Shinoda ha risposto in modo deciso: «Assolutamente no al mille per cento. Odio l’idea di fare un tour dei Linkin Park con l’ologramma di Chester. È un’idea terribile».     

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