Rock News

Coutney Love: "Se i Nirvana avessero pubblicato In Bloom prima di Smells Like Teen Spirit, Kurt sarebbe ancora vivo"

La leader delle Hole: "Se qualcun altro avesse avuto successo per primo, tipo Eddie Vedder, le cose sarebbero andate meglio"

Coutney Love: "Se i Nirvana avessero pubblicato In Bloom, prima di Smells Like Teen Spirit, Kurt sarebbe ancora vivo"

29/09/2021

Courtney Love, icona femminile del rock anni ’90 con la band Hole e moglie di Kurt Cobain, ha parlato dell’anniversario più celebrato dell’anno 2021, quello dei 30 anni di Nevermind il secondo disco dei Nirvana che ha lanciato al successo mondiale la band e cambiato per sempre la storia del rock, e purtroppo anche avvicinato Kurt Cobain alla sua fine prematura.

La pressione mediatica, le aspettative del pubblico, la macchina delle promozione e del music business hanno schiacciato la sensibilità fragile di Kurt Cobain, che era sempre in cerca di purezza e autenticità, e creato uno dei cortocircuiti più drammatici nella storia del rock, quello del leader di una band che riesce a far arrivare la propria musica a tutti, vola al numero uno in classifica in America e vende 30 milioni di copie nel mondo che non vuole essere una rockstar, non vuole essere un simbolo generazionale, non vuole il successo di massa e finisce per togliersi la vita come estremo atto di ribellione.

Intervistata dal L.A.Times, Courtney Love ha scosso il mondo del rock impegnato a celebrare i 30 anni di Nevermind con una dichiarazione fulminante: «Se il primo singolo di Nevermind fosse stato In Bloom e non Smells Like Teen Spirit, Kurt sarebbe ancora vivo. Qualcun altro avrebbe avuto successo per primo, qualcuno con una struttura più solida tipo Eddie Vedder e le cose sarebbero andate meglio». Smells Like Teen Spirit, la «canzone pop definitiva» come la chiamava Kurt Cobain, il capolavoro di rabbia e distorsione dei Nirvana arriva alle stazioni radio il 27 agosto 1991 e viene pubblicata il 10 settembre, due settimane prima dell’uscita di Nevermind ed esplode come una bomba in tutto il mondo (arriva al numero sette in Inghilterra e al numero uno in Francia, Spagna, Belgio e Nuova Zelanda e nella top 5 di molti paesi europei). Grazie anche al videoclip di Samuel Bayer in heavy rotation su MTV, Smells Like Teen Spirit contribuisce a lanciare Nevermind in classifica, fino al giorno in cui nel gennaio 1992 arriva al primo posto in America, scalzando Dangerous di Michael Jackson. «Eravamo in Oregon quando è arrivata la notizia» ha raccontato Courtney Love, «Siamo scoppiati a piangere, eravamo davvero spaventati. Kurt amava Nevermind e quello che ha creato, ma possedeva una grande modestia, e metteva davanti a tutto l’integrità personale».

In Bloom è il quarto e ultimo singolo estratto da Nevermind ed esce nel novembre 1992. Nel frattempo, ad agosto 1992 l’album di debutto dei Pearl Jam, Ten è arrivato al numero due in classifica in America e ad ottobre il primo disco degli Alice In Chains, Dirt, è entrato nella top ten.

Secondo Courtney Love, senza Smells Like Teen Spirit, i Pearl Jam sarebbero arrivati al numero uno per primi, avrebbero lanciato la musica di Seattle e sarebbero stati in grado di sostenere il peso del successo meglio di Kurt. Un teoria che è stata sottoscritta anche da Buzz Osborne dei Melvins, grande amico dei Nirvana: «Non mi è piaciuto quando sono diventati così grandi. Non mi sono mai piaciute le persone che avevano intorno, i loro manager e nessuna delle persone che lavoravano con loro. Se a questo aggiungi la droga e il successo diventa una storia triste che finisce male» ha dichiarato a Guitar.com «Non posso pensare a Nevermind come ad un momento felice. Preferirei avere qui Kurt Cobain vivo e completamente sconosciuto, perché prima di tutto eravamo amici».    

Rock News

Foto

Virgin Radio sempre con te!

disponibile su