Rock News
10/08/2021
Nella biografia di John Frusciante, il chitarrista nato nel Queens di New York nel 1970 che in ognuno dei periodi in cui ha suonato con i Red Hot Chili Peppers (dal 1988 con l’album Mother’s Milk fino al 1991 con Blood Sugar Sex Magik e poi da Californication nel 1999 a Stadium Arcadium nel 2006) li ha portati ad un livello più alto con il suo “Frusciante Touch” melodico e cristallino, si legge: «John Frusciante ha cominciato a suonare la chitarra a 10 anni e a 14 sapeva già suonare tutte le canzoni di Jimi Hendrix».
Parlando delle influenze che lo hanno reso uno dei chitarristi più riconoscibili e famosi del mondo del rock, John Frusciante ha sempre nominato anche Frank Zappa (che ha detto di aver studiato per anni in modo ossessivo), Jimmy Page, David Gilmour, Jeff Beck e il suono P-Funk dei Parlament/Funkadelic. Per spiegare la sua espressività e la sua idea di musica intensa, lirica e personale, che nasce anche dalla sua lunga battaglia contro le proprie dipendenze, ha citato anche due icone del rock scomparse a 27 anni, Janis Joplin e Kurt Cobain.
In una puntata del suo show radiofonico John Frusciante, che nel 2019 è ritornato per la terza volta nei Red Hot Chili Peppers e sta lavorando ad un nuovo album con Flea, Anthony Kiedis e Chad Smith ha detto: «Kurt Cobain è uno dei miei cantanti preferiti di sempre, potrei ascoltarlo per sempre. È come ascoltare un sintetizzatore: non sai mai che suono possa venire fuori». Su Janis Joplin e la sua inarrivabile interpretazione del suono e del sentimento blues che l’hanno resa un’icona della musica di tutti i tempi, Frusciante ha detto: «La sua voce è in grado di farmi piangere in un secondo. La ascolto e sono felice e poi un attimo dopo sono in lacrime. Ha qualcosa di incredibilmente potente, credo che dal punto di vista emotivo sia la voce più efficace mai esistita».
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