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La carriera di Duff McKagan, bassista dei Guns N' Roses dal 1985 (anno in cui ha sostituito Ole Beich) è iniziata nella scena punk rock di Seattle alla fine degli anni ’70.
La sua prima band, che ha formato quando aveva soli 15 anni e si faceva chiamare Nico Teen si chiamava The Vains, nel 1980 è diventato il batterista dei Fastback, poi chitarrista dei The Living (con cui apriva i concerti degli Husker Du) e poi ancora batterista nei The Fartz e chitarrista nel gruppo hardcore 10 Minutes Warning, spesso citato come fonte di ispirazione da Stone Gossard e Jeff Ament dei Pearl Jam.
In un’intervista con Metal Hammer in cui ha raccontato i suoi esordi, Duff ha anche elencato i suoi punti di riferimento negli anni di Seattle: «Ascoltavamo Ac/Dc, Cheap Trick, Montrose e Cheap Trick, qualsiasi cosa che fosse davvero rock e potente» ha detto, «E siccome avevo dei fratelli più grandi, a casa mia ho ascoltato i Beatles, Sly & The Family Stone e i Led Zeppelin prima ancora di sapere che esistesse la musica». Un pezzo in particolare dall’album Led Zeppelin III lo ha colpito: «L’attacco di Immigrant Song è assolutamente inimmaginabile. Nessuno può suonare come John Bonham, Jimmy Page e John Paul Jones ma tutti abbiamo provato a fare quel grido di Robert Plant. Sono andato a vedere i Led Zeppelin in concerto al King Dome di Seatlle nel 1977 ed è stato incredibile».
Quando gli è stato chiesto quale canzone gli ha davvero cambiato la vita, Duff McKagan ha risposto senza esitazioni: «Ace of Spades dei Motorhead: ha mostrato a tutti che esisteva una direzione completamente nuova verso cui andare, una nuova prospettiva. Non conosco nessun musicista rock della mia generazione che non sia stato influenzato da Lemmy». Duff McKagan è anche andato in tour con i Motorhead nel 2000 quando dopo aver lasciato i Guns N' Roses ha formato la band Loaded: «Ho suonato la chitarra con Lemmy sul palco, per me è un Dio del rock». Duff ha anche raccontato un episodio divertente, quando gli ha presentato sua moglie, Susan Holmes McKagan: «Eravamo ad uno show a Londra, lei indossava un vestito molto sexy, talmente trasparente che doveva coprirsi con il cappotto. Io le ho detto: “Amore, c’è Lemmy. Lui è l’unico che può vedere come ti sta questo vestito. Perché, sai, lui è Lemmy e devi rendere omaggio al padrino».
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