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Nella storia del rock ci sono batteristi che sono stati anche ottimi cantanti nelle proprie band. Uno su tutti, Don Henley degli Eagles, voce del loro pezzo più famoso, Hotel California del 1977 e di molti altri come One of These Nights, Life in The Fast Lane e The Long Run.
Dave Grohl però la pensa in modo diverso: «Solo Don Henley può fare Don Henley» ha detto a Jimmy Fallon che lo ha intervistato per il suo Tonight Show. «La cosa più difficile, ad essere sinceri, non è cantare ma capire dove mettere l’asta del microfono. Ci ho provato in tutti i modi, e ho capito che è impossibile». Dopo essere diventato uno dei più grandi batteristi rock di sempre con i Nirvana, Dave non si è più seduto dietro alla batteria nella sua band, i Foo Fighters, lasciando il posto a Taylor Hawkins. Poteva essere una mossa rischiosa, invece Dave è diventato anche uno dei migliori frontman rock al mondo. Merito del suo talento puro da rockstar, dell’energia incontenibile e della capacità di entrare in comunicazione con il pubblico in modo unico. Prima di lui, diversi batteristi sono diventati cantanti: Ringo Starr che ha fatto 16 album e circa 12 tour prendendosi il centro del palco, Levon Helm della leggendaria The Band che ha vinto anche un Grammy nel 2008 per l’album solista Dirt Farmer, Roger Taylor dei Queen che è anche un incredibile autore di hit, da Radio Gaga a A Kind of Magic e il più famoso di tutti, Phil Collins.
A detta di molti altri musicisti, Josh Homme dei Queens of the Stone Age per esempio, Dave Grohl è il migliore della sua generazione.
In un’altra intervista al Chris Mosley Show, Dave Grohl ha anche svelato che potrebbe diventare presto anche uno scrittore: «Durante il periodo forzato di stop dai tour ho iniziato a fare molte cose nuove, soprattutto due: cucinare lasagne e scrivere. Non musica, storie. Ho raccontato le 50 cose più divertenti che mi sono successe in 52 anni, forse potrei pubblicare un libro».
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