Rock News
28/12/2020
I fan dei Guns N’ Roses attendono da tempo un nuovo album della band, considerando che l’ultimo, Chinese Democracy, risale al 2008. In una nuova intervista per Cleveland.com, Slash si è detto ottimista: il chitarrista è convinto che la band riuscirà a pubblicare del nuovo materiale nel 2021. Che sia davvero la volta buona? Non possiamo averne la certezza, ma di sicuro i musicisti recentemente hanno lavorato molto per realizzare i nuovi brani.
Slash, in realtà, sta lavorando anche al nuovo album con Myles Kennedy e i Conspirators, che sarà il seguito di Living the Dream del 2018: “Abbiamo trascorso una settimana a lavorare alla fase di pre-produzione e ci sono 20 canzoni che inizieremo a registrare il prossimo anno. Ho trascorso molto tempo a comporre e registrare demo. E prima di questo, io e Duff McKagan abbiamo fatto qualche jammin’ sessions e abbiamo lavorato anche al disco dei Guns – ha confermato il chitarrista – ho anche un altro paio di dischi e delle jam ancora da fare, quindi ci sono davvero tante cose in programma. Io non sono molto bravo a rallentare e a starmene seduto. Mi piace pensare che riusciremo a pubblicare qualcosa il prossimo anno – ha concluso – su entrambi i fronti. È difficile dirlo con certezza, ma io ci spero davvero”.
Slash, insomma, non vede l’ora di tornare in studio di registrazione, sia con i Guns N’ Roses che per i suoi progetti paralleli, per regalare ai fan un bel po’ di nuova musica. Il chitarrista, in realtà, freme anche per poter tornare presto sul palco e spera di poterlo fare nell’estate del 2021: “Abbiamo delle date in sospeso – ha detto – Mi piace pensare che da qui alla prossima estate sarà possibile realizzarle. È difficile da dire adesso. Non possiamo saperlo con certezza fino a che la luce in fondo al tunnel non inizierà a brillare davvero. Ma noi continuiamo a sperare. Vedremo cosa accadrà”.
Nell’intervista, il musicista ha colto l’occasione per ricordare Eddie Van Halen, la leggenda del rock scomparso lo scorso ottobre: “Lo incontrai per la prima volta nel 1988 – ha raccontato – venne da me durante un concerto di Stevie Ray Vaughan e mi fece un complimento per uno dei miei assoli di chitarra, un gesto che per me fu il più carino e il più disinteressato mai compiuto da un chitarrista. Diventammo amici da quel giorno. Non era solo un musicista grandioso – ha concluso - Eddie era anche una gran brava persona, un ragazzo davvero molto dolce”.
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