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Foo Fighters, Taylor Hawkins: "Avevo perso il controllo con le droghe. Credevo al mito di vivere al massimo e morire giovani"

Il batterista dei Foo Fighters riflette sugli inizi della sua carriera e sul suo passato pieno di eccessi

Foo Fighters, Taylor Hawkins: "Avevo perso il controllo con le droghe. Credevo al mito di vivere al massimo e morire giovani"

01/04/2020

La musica ha caratterizzato tutta la vita di Taylor Hawkins. Il batterista dei Foo Fighters lo ha raccontato in una lunga intervista, ricordando gli esordi e anche gli eccessi.

Aveva 10 anni e aveva appena iniziato a suonare la batteria quando, nel 1982, riuscì ad assistere al concerto dei Queen all'Irvine Meadows Amphitheatre in California. Un impatto emotivo incredibile: era iniziata la sua ossessione per il rock'n'roll.

"È stato un buon momento per essere influenzato dai batteristi", ha riconosciuto Taylor, ricordando che desiderava assorbire quanto più possibile da Roger Taylor dei Queen, Neil Peart dei Rush, da Phil Collins e Alex Van Halen.

Taylor Hawkins ha ricordato la sua ascesa dalla band dei "Jane's Addiction" nel 1994 a quella del rocker blues Sass Jordan. Poi si è unito alla band di Alanis Morissette e, infine, è arrivato nei Foo Fighters nel 1997 per sostituire William Goldsmith. A 15 anni da quell'indimenticabile concerto dei Queen, Hawkins realizzava il sogno di suonare nello stesso teatro con i Foo Fighters.

Nella sua intervista, Taylor riconosce l'importanza di ogni esperienza vissuta. Il chitarrista Stevie Salas, conosciuto nella band di Sass Jordan, ad esempio, gli ha insegnato a mettersi sempre in discussione e a lavorare duro per migliorare. Il passaggio nella band di Alanis Morissette è stato divertente e istruttivo, perché ha avuto spazio per fare ciò che voleva e gli ha fatto conoscere il vero successo.

Al suo successo hanno contribuito "fortuna e tempismo" (oltre che il suo duro lavoro). Come quando William Goldsmith ha lasciato i Foo Fighters e lui ha saputo cogliere l'occasione per proporsi a Dave Grohl come nuovo batterista.

Ma far parte di una band di successo, con gli alti e bassi che questo comporta, ha spinto Hawkins a far uso di molte droghe. "Credevo nel mito di vivere intensamente e morire giovane", ha confessato il batterista, raccontando di aver perso il controllo. Taylor non rinnega nulla del suo passato perché tutto fa parte del suo viaggio, ma sa di aver rischiato molto con quegli abusi di alcol e droghe.

Recentemente Hawkins, dopo l'ultima tournée con i Foo Fighters, ha avuto anche l'occasione di dedicarsi ad un suo album da solista. Un album che raccoglie molte collaborazioni importanti, tra le quali quella con Roger Taylor dei Queen: "Duettare con Roger è stato fantastico. Sono davvero orgoglioso di questo disco. La mia voce sembra più sicura di quanto non lo sia mai stata prima", ha raccontato il batterista.

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