Rock News
12/09/2019
Il 1 maggio del 1974 alla Farm Arena di Harrisburg, in Pennsylvania, andò in scena un concerto che a pensarci oggi vengono i brividi per l'emozione. Sullo stesso palco, infatti, si ritrovarono a suonare, uno dopo l’altro, i Queen e gli Aerosmith. Il costo del biglietto era di solo 4 dollari e mezzo, pochi spicci per vedere musicisti di questo calibro.
In realtà, in quel periodo queste due band entrate poi nella storia del rock erano semisconosciute. I Queen avevano alle spalle un album, il primo, che non era riuscito a portarli in vetta; gli Aerosmith, invece, avevano pubblicato da poco il secondo disco della loro carriera ma anche loro erano in fin dei conti agli esordi e ancora ben lontani dal successo che in seguito li avrebbe portati in cima a tutte le classifiche. Ed è proprio per questo, infatti, che in quel concerto le due band altro non furono che dei gruppi spalla. Gli headliner della serata erano i Mott the Hoople, gruppo rock inglese fondato diversi anni prima: dopo i primi grandi successi, questa band sarebbe finita nel dimenticatoio se non fosse stato per il loro grande ammiratore David Bowie che donò loro un suo brano riportandoli in auge. Si intitolava All the Young Dudes e diventò ben presto una hit.
Ian Hunter, leader dei Mott the Hoople, era amico dei Queen e così decise di proporre ai connazionali di fare da gruppo spalla per un tour nel Regno Unito. Visto il momento di stallo, Freddie Mercury e soci non se lo fecero ripetere due volte: quel tour sarebbe stata una grande occasione per loro, perché avrebbero potuto suonare in posti ben più grandi rispetto a quelli ai quali erano abituati e avrebbero potuto farsi conoscere da un pubblico ben più vasto. I concerti britannici, furono, in effetti, un successo per entrambe le band che decisero così di continuare la collaborazione, firmando un contratto per un altro tour, questa volta in America.
Fu così che i Queen riuscirono a realizzare il sogno di suonare oltreoceano e fu in questa occasione, appunto, che un pomeriggio si ritrovarono nel backstage della Farm Arena insieme agli Aerosmith. Era il momento di stabilire quale dei due gruppi avrebbe suonato per ultimo, prima degli headliner e fu proprio questo il motivo che scatenò una violenta lite tra Freddie Mercury e Steven Tyler. Alla fine la disputa fu vinta dal secondo, nonostante i Mott the Hoople si fossero schierati con i loro amici; evidentemente poi hanno deciso di piegarsi di fronte al gruppo “di casa”, per evitare ulteriori problemi.
A esibirsi, dunque, furono prima i Queen e poi gli Aerosmith. Se i cantanti delle due band si resero protagonisti di questo battibecco passato alla storia, anche alcuni loro compagni ne combinarono delle belle. Joe Perry e Brian May, infatti, prima dello show si rifugiarono nei camerini e si scolarono insieme una bottiglia di whisky che li fece arrivare sul palco ubriachi persi. “Eravamo entrambi talmente ubriachi che a stento riuscivamo a camminare”, raccontò in seguito Brian May, spiegando che quella sera riuscì a suonare per miracolo per quanto alcool aveva in corpo. Fu per quello che poi decise che da quel momento in poi sarebbe salito su un palco solo completamente sobrio. In quanto agli altri, si tennero fuori dalla discussione tra i due frontman, in particolar modo i bassisti John Deacon e Tom Hamilton che, com’è noto, non sono mai stati interessati ad altro se non a suonare e hanno sempre preferito evitare situazioni simili.
Gli spettatori presenti quella sera alla Farm Arena erano lì per i Mott the Hoople e sono in tanti ad aver raccontato che quello fu davvero un gran bel concerto, anche per merito dei gruppi d’apertura. Di certo nessuno di loro avrebbe mai potuto immaginare che di lì a poco i Queen e gli Aerosmith sarebbero diventate due delle più grandi rock band del mondo, al punto da entrare un giorno nella Rock and Roll Hall of Fame, tra le leggende della musica.
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