Rock News
14/05/2025
Secondo molti critici e fan dei Pink Floyd, ogni disco della loro carriera dopo gli esordi psichedelici guidati dal genio folle di Syd Barrett è stato un passo di avvicinamento, una evoluzione ed espansione di suono, visione e intenzione, verso l’espressione più alta del loro talento, The Dark Side of the Moon, il capolavoro senza tempo che stupisce e conquista il mondo il 1° marzo 1973 quando esce e non ha mai smesso di affascinare il pubblico da allora.
Secondo questa analisi, ogni sperimentazione psichedelica, le più difficili da ascoltare come quella dell’album Ummagumma del 1969 o le più cristalline e sublimi come Echoes sull’album Meddle del 1971 sono un passo necessario per arrivare alla perfezione e alla grandezza assoluta di Us and Them, Time o della suite finale Brain Damage / Eclipse.
La pensa così anche David Gilmour, che in un’intervista ha detto: «È stato davvero importante allontanarci dal nostro momento Psychedelic Breakfast». Si riferisce al quinto e ultimo brano dell’album meno amato dai Pink Floyd stessi, Atom Heart Mother uscito il 2 ottobre 1970, famoso per la copertina con la mucca creata dallo studio Hipgnosis.
Un pezzo strumentale in cui Roger Waters, David Gilmour, Richard Wright e Nick Mason suonano in sottofondo con due pianoforti, organo Hammond e steel guitar passata in un amplificatore Leslie mentre il loro roadie Alan Styles descrive la colazione che sta preparando e si sofferma anche a raccontare le colazioni che ha fatto in passato in giro per il mondo: «A Los Angeles ho mangiato roba microbiotica». «Microbiotic Stuff» diventa una frase ricorrente nel pezzo, unita al rumore delle pentole sul fuoco e delle scatole di cereali aperte da Styles.
«Eravamo molto coraggiosi, e in pratica registravamo e mettevamo sul disco qualunque cosa ci sembrasse divertente al tempo» ha detto David Gilmour, «Ma è ovvio che la nostra ispirazione era ai minimi livelli, e non eravamo concentrati. Per fortuna siamo andati avanti da Psychedelic Breafast a una creazione musicale più concreta e soddisfacente come Echoes».
Non tutto è così negativo in questa traccia di pura avanguardia. L’uso dei rumori come parte integrante della struttura musicale di una canzone anticipa le sperimentazioni di The Wall o la creazione degli ambienti sonori straordinari di Animals, ma secondo David Gilmour, Alan’s Psychedelic Breakfast è un brano da dimenticare: «Sinceramente, non vorrei ascoltarla mai più» ha detto.
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