Rock News
23/05/2025
Chris Dalla Riva è un musicista rock di Boston, cresciuto con il mito di Bruce Springsteen e il suono del Jersey Shore che ha costruito anche una carriera parallela di successo come analista di dati, e lavora come product manager del servizio di streaming Audiomack oltre a scrivere la newsletter Can’t Get Much Higher. Un nerd della musica che ha usato la passione e le competenze per analizzare l’evoluzione della musica e ha raccolto le sue ricerche in un libro Uncharted Territory in uscita il prossimo autunno che racconta la storia della musica popolare dal 1958 al 2025 attraverso i dati.
Un lavoro iniziato quando dopo il college ha trovato lavoro in un’azienda di consulenza, ma per non annoiarsi si è dato un compito: ascoltare tutte le canzoni che sono andate al primo posto della classifica Billboard Hot 100 americana, lanciata nell’agosto 1958. Ogni settimana esce una nuova classifica e 1.177 canzoni sono andate al numero uno da allora. «Se ne avessi ascoltata una al giorno, ci avrei messo tre anni per finire la ricerca» ha raccontato, «Un lavoro duro, ma da musicista e storico della musica mi sono appassionato subito».
Chris Dalla Riva ha iniziato con Poor Little Fool di Ricky Nelson una canzone dalla sitcom per teenager The Adventure of Ozzie and Harriett ed è andato avanti fino a quando non ha raccolto abbastanza dati da scrivere il suo libro, dalla variazione della lunghezza dei brani nel corso dei decenni a varie riflessioni sull’evoluzione della musica stessa, ponendo delle domande intriganti: perché negli anni 50 gli artisti erano ossessionati dal tema della morte?
I testi delle canzoni sono diventati più elaborati dopo l’arrivo di Bob Dylan? Perchè negli anni 2010 ci sono state così ante canzoni tristi?
Dalla Riva ha provato anche a rispondere alla domanda che tutti si pongono da sempre: meglio i Beatles o i Rolling Stones?
«Sono due band che hanno fatto musica fantastica e per fortuna non c’è bisogno di scegliere tra album come Beggars Banquet o Abbey Road» ha scritto «Ma il dibattito c’è sempre stato, e alla fine si riduce alla domanda: chi è stato più influente nella storia della musica? Il modo migliore per capirlo sarebbe chiedere ad ogni singolo musicista chi li ha ispirati di più, ma forse c’è un metodo più rapido e fattibile: Wikipedia». Chris Dalla Riva si è immerso nelle pagine dell’enciclopedia online e ha cercato tutte le volte in cui i Beatles o i Rolling Stones sono stati nominati dai 479 artisti inclusi nella ricerca “mainstream rock performers”. «Incrociando i dati e le ricerche abbiamo un risultato: i Beatles con 210 preferenze» ha scritto Dalla Riva, «Non siete stupiti? Sapevate già che i Beatles sono la band più importante di tutti i tempi? Non importa, a volte quando i dati confermano le vostre opinioni preconcette, vuol dire che il vostro istinto aveva ragione».
La sorpresa arriva dagli altri nomi della Top 5 creata da Chris Dalla Riva: i Rolling Stones non sono la seconda band più influente di sempre ma la terza dietro i Led Zeppelin con 151 preferenze, seguiti da U2 con 139 e David Bowie con 127 preferenze.
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