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Al Pacino svela i tre film preferiti della sua filmografia (e non mancano le sorprese): "Cambiò per sempre la mia vita"

Il grande attore: "Mi convinsero a lasciare tutti i lavori inutili e concentrarmi solo sul diventare un attore"

Al Pacino svela i tre film preferiti della sua filmografia (e non mancano le sorprese): "Cambiò per sempre la mia vita"

22/04/2025

Quando Al Pacino viene scelto per interpretare il ruolo di Michael Corleone in Il Padrino di Francis Ford Coppola del 1972, ha solo 30 anni e pochissima esperienza al cinema. Cresciuto nel South Bronx di New York, dopo una adolescenza difficile (segnata dalla morte della madre Rose e del nonno nel 1962) ha scoperto il talento per la recitazione, ha studiato all’HB Studios e poi all’Actor’s Studio con Lee Strasberg (“E’ stato lui a convincermi a lasciare tutti i lavori inutili e concentrarmi solo sul diventare un attore” ha detto di lui) e ha iniziato nei teatri underground e poi a Broadway dove debutta nel 1969 con Does a Tiger Wear a Necktie di Don Petersen per il quale viene premiato con un Tony Award.

Nel 1969 esordisce al cinema nel film indipendente Me, Natalie e nel 1971 ha il primo ruolo da protagonista in Panico a Needle Park, un crudo dramma metropolitano di Jerry Schatzberg vietato ai minori (e censurato in Inghilterra fino al 1975) in cui Pacino interpreta il ruolo dello spacciatore tossicodipendente Bobby che si innamora della prostituta Helen, in un contesto di degrado e disperazione che colpisce.

Il primo a notare l’interpretazione di Al Pacino è Francis Ford Coppola, che sta preparando il suo epico film di mafia Il Padrino (tratto dai romanzi di Mario Puzo) e per il ruolo di Michael Corleone ha già fatto audizioni a star come Jack Nicholson, Robert Redford e Warren Beatty. “Francis mi voleva nel suo film, anche se non so ancora oggi perché abbia scelto me” ha raccontato Al Pacino in un’intervista, “Ma i produttori e gli studios non ne volevano sapere. Così gli hanno fatto vedere otto minuti di Panico a Needle Park. Sono stato fortunato, il mio primo film mi ha cambiato la vita”. Il Padrino diventa un classico del cinema di tutti i tempi, vince tre Oscar (di cui uno come migliori film a Coppola e uno come protagonista a Marlon Brando) e Al Pacino viene nominato come miglior attore non protagonista.

Un anno dopo, Al Pacino recita accanto a Gene Hackman in Lo Spaventapasseri un altro film drammatico di Jerry Schatzberg che vince la Palma d’Oro a Cannes e poi viene scelto da Sidney Lumet per un altro dei film definitivi del crime anni 70, Serpico. “Molti dei suoi colleghi lo considerano l’uomo più pericoloso della città ancora in vita: un poliziotto onesto” recita la locandina del film, basato sulla vera storia del poliziotto di New York Frank Serpico. Al Pacino accetta subito il ruolo dopo aver incontrato il vero Frank Serpico e aver ascoltato la sua storia di lotta contro la corruzione nella polizia e il suo sacrificio nel nome della giustizia (“Gli ho chiesto: perché lo hai fatto, Frank?” ha raccontato, “Lui mi ha riposto: Al, che genere di uomo sarei se non lo avessi fatto?”) e con il suo sguardo disperato e inarrestabile allo stesso tempo crea uno dei personaggi più famosi nella storia del cinema, per il quale viene premiato con un Golden Globe.

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