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Queen, Brian May: "Con Stone Cold Crazy abbiamo gettato le basi del Thrash Metal"

Il chitarrista inglese: "Freddie scrisse il testo con la sua prima band, i Wreckage, e il riff di chitarra era molto diverso"

Queen, Brian May: "Con Stone Cold Crazy abbiamo gettato le basi del Thrash Metal"

08/11/2024

Nel 1974 i Queen pubblicano il loro terzo album, Sheer Heart Attack, tredici tracce in cui Brian May, Roger Taylor, John Deacon e Freddie Mercury espandono le possibilità offerte dagli studi di registrazione, si prendono lo spazio per esprimere tutte le loro idee musicali e il loro virtuosismo e creano una evoluzione del genere che nei primi anni 70 viene definito “art rock”. In Sheer Heart Attack, che lancia i Queen al numero 2 in classifica in Inghilterra e al numero 15 in America, c’è l’hard rock di Now I’m Here, il glam raffinato del primo singolo Killer Queen, la ballad trascinante In the Lap of the Gods (che anticipa di qualche anno lo stile di We Are The Champions) e Brighton Rock in cui Brian May mostra tutto quello che può fare con la sua chitarra Red Special. Ma il brano più sorprendente è Stone Cold Crazy, che secondo quanto ha raccontato Brian May: «Potrebbe essere la fonte di ispirazione del genere thrash metal”.

È quello che hanno detto gli eroi del thrash metal, i Metallica che ne hanno fatto una cover, pubblicata come B side del singolo Enter Sandman (con cui vincono un Grammy Award come Best Metal Performance) suonandola anche sul palco del Freddie Mercury Tribute il 20 aprile 1992.

«Stone Cold Crazy è una delle prime canzoni che abbiamo suonato insieme» ha raccontato Brian May alla rivista Total Guitar, «Freddie aveva scritto il testo con la sua prima band, i Wreckage e il riff di chitarra era molto diverso. Non era molto veloce, aveva un ritmo simile alle canzoni hard rock del tempo».

Il testo di Freddie, onirico e surreale, cambia la canzone: «Ho pensato: le parole sono frenetiche, quindi anche la musica deve essere frenetica» ha detto Brian May, «Così ho cambiato il riff, suonando al massimo della velocità. Il risultato è divertente, forse non l’abbiamo mai presa troppo sul serio e per questo non l’abbiamo usata fino al nostro terzo album. Ma ricordo bene quando l’abbiamo registrata: era piena di adrenalina. E poi tutti hanno iniziato a dirmi che Stone Cold Crazy è il primo pezzo thrash metal della storia. È divertente»

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