Rock News
06/07/2022
È in arrivo la biografia di Charlie Watts, il batterista dei Rolling Stones scomparso il 24 agosto 2021 a 80 anni dopo essere stato il motore ritmico e il centro del groove della band più rock'n'roll di tutti i tempi dal 2 febbraio 1963 quando suona per la prima volta con la band di Mick Jagger e Keith Richards all’Ealing Jazz Club di Londra.
Tre le tante dichiarazioni diffuse subito dopo la sua scomparsa è rimasta celebre quella di Lars Ulrich batterista dei Metallica che ha detto: «Pensavate di ballare con Mick Jagger, invece stavate ballando con Charlie Watts». Lo stesso Mick Jagger, legatissimo a Charlie (che chiamava “The Wembley Whammer” perché è cresciuto in una casa al n.23 di Pilgrims Way nella zona di Wembley a Londra) ha detto: «Charlie era il battito del cuore della band. Era imperturbabile, una persona molto affidabile. Non ha mai avuto atteggiamenti da diva, è l’ultima cosa che vuoi da un batterista. Il jazz gli ha dato una raffinatezza di tocco unica, ma era anche un batterista rock molto solido e non aveva nessun interesse a mostrare le sua abilità tecniche».
L’11 ottobre uscirà “Charlie’s Good Tonight” la prima biografia autorizzata di Charlie Watts scritta da Paul Sexton, giornalista che ha intervistato la band per oltre 30 anni con una prefazione firmata da Keith Richards e Mick Jagger e del primo manager della band Andrew Loog Oldham. Da quando si è seduto dietro alla batteria degli Stones, Charlie Watts non ha mai saltato un concerto, un tour o una session in studio con la band, ha attraversato gli anni 60 in cui il rock ha cambiato la vita di una generazione, gli anni 70 degli eccessi e la gloria dei decenni successivi senza mai perdere l’ironia, la serenità e il “backbeat”, il ritmo che riusciva a creare senza sforzo. «Il rock’n’roll è musica da ballare che non è progredita molto dal punto di vista della struttura» diceva Charlie Watts, «Questo non vuol dire che non mi piaccia. Noi e i Beatles lo abbiamo fatto molto bene». Secondo Keith Richards, Charlie Watts era semplicemente la differenza: «Il rock è facile, il roll è tutta un’altra storia» ha detto. E poi, in una band con due superstar come lui e Mick, era il necessario punto di equilibrio oltre che un elemento di stile insostituibile: «Per quanto mi riguarda, sono felicissimo di avere Charlie seduto là dietro» ha detto Keith nel 1981, «Perché lui è l’unico che non ci crede veramente».
Charlie Watts è uno dei più grandi batteristi nella storia del rock ma non aveva niente del batterista: «Non mi piacciono gli assoli di batteria, ammiro chi li fa ma preferisco i batteristi che suonano con la band», era sposato dal 1 ottobre 1964 con Shirley Ann Shepherd con cui è fidanzato da prima che gli Stones diventassero famosi (e secondo un celebre aneddoto non aveva neanche la batteria a casa per non disturbarla), viveva a Dolton un villaggio di campagna nel Devon dove allevava cavalli e come ha raccontato con la sua ironia «Non mi piace stare con la valigia in mano lontano da casa. Ogni volta che gli finiscono un tour io lascio la band. Poi ci ripenso. I Rolling Stones creano una magia speciale». La figlia Seraphina, nata nel 1968 (madre della sua unica nipote Charlotte) ha rilasciato una dichiarazione sull’uscita di Charlie’s Good Tonight:
«Mio padre era una persona umile e riservata fuori dal palco. Proteggeva e amava il tempo che passava con noi in famiglia. Siamo molto commossi dalle manifestazioni di affetto che abbiamo ricevuto da parte di tutti i fan dopo la sua scomparsa e siamo contenti che Paul Sexton, che mio padre rispettava e apprezzava, abbia scritto la biografia speciale di un uomo speciale"
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