Rock News
19/01/2022
Lo scorso ottobre la Geological Society of America ha annunciato la propria riunione annuale, per la prima volta in presenza dopo due anni, con una nuova regola: niente alcol durante il ricevimento. È un decisione che nasce dalle nuove prese di posizione della comunità scientifica americana e dei paesi anglosassoni.
Il punto di partenza è l’inclusività: alcune persone potrebbero non apprezzare la presenza di alcol per ragioni culturali, religiose o problemi di salute. Ma c’è anche un’alta questione: «Il consumo di alcol sembra essere sempre più diffuso nel mondo scientifico» spiega Gabi Serrato Marks, una ricercatrice che collabora con università prestigiose come l’MIT di Boston e Harvard «Non si dovrebbe bere nello stesso luogo in cui si lavora. Le esperienze con l’alcol nelle presentazioni, nelle conferenze e nelle riunioni sono sempre state negative». Niente brindisi per festeggiare il raggiungimento di un risultato o la buona riuscita di un esperimento, almeno non in presenza di chi pensa che sia tempo di separare la scienza dall’alcol. Anche in Australia è in atto un cambio di rotta: «Un tempo si andava sempre al bar della facoltà a bere, fare amicizia, creare legami» dice un ricercatore, «Oggi è un comportamento sempre meno frequente». Amy Riches, professoressa di geochimica all’Università di Edimburgdi ha organizzato una conferenza nel novembre 2022 in cui non è previsto il consumo di alcol (anche per abbassare i costi e usare i fondi per altre cose come gli interpreti del linguaggio dei segni) ma si incoraggiano i partecipanti a incontrarsi fuori e andare a bere qualcosa insieme: «Non si tratta di escludere le persone che vogliono rilassarsi o stringere amicizia bevendo, ma di creare un ambiente tranquillo e sicuro per tutti».
L’altra soluzione è spostare l’attenzione sul cibo come momento di socialità («Nessuno è mai caduto da una sedia ubriaco perché ha mangiato troppe cupcake» dice Serrato Marks) e promuovere il consumo di bevande non alcoliche: «Così nessuno si sente isolato perché non ha un bicchiere in mano, e non deve rispondere alla domanda: perché non bevi?».
Nessuno può controllare quello che succede nei laboratori di ricerca, dove gli scienziati sono liberi di esprimere sé stessi per ottenere i migliori risultati, ma nelle università la tendenza è quella di seguire le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità secondo cui dal 2016 a oggi, 105 paesi hanno vietato il consumo di alcol sul posto di lavoro.
Intanto l’evento della Geological Society of America è filato liscio. Nessuno ha fatto riferimento alla mancanza di alcol durante la conferenza. Probabilmente, molti si sono lamentati dopo.
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