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Continua la battaglia legale tra Josh Homme dei Queens of the Stone Age e la ex moglie Brody Dalle, leader delle Distillers, sulla custodia dei figli Wolf e Orrin di 5 e 10 anni. Una storia finita inevitabilmente sotto i riflettori dei media americani, iniziata quando Brody Dalle ha chiesto al Tribunale di Los Angeles un ordinanza restrittiva nei confronti di Josh Homme, (con cui è stata sposata dal 2005 al 2019) chiedendo che non potesse più incontrare i figli.
Il giudice Lawrence Riff ha però respinto la richiesta, accogliendo le istanze della difesa di Josh Homme che ha definito «Completamente false» le accuse di dipendenza dall’alcol e di comportamenti scorretti fatte da Brody Dalle. Josh Homme potrà vedere i propri figli (l’ultimo incontro è stato il 26 agosto, e da allora ha potuto parlare con loro solo attraverso FaceTime) ma il giudice ha ordinato anche per 30 giorni la presenza di quattro operatori sociali ogni volta che Josh Homme o Brody Dalle sono in presenza di Wolf e Orrin e anche della terza figlia Camille, di quindici anni.
«Mi sembra evidente che avete bisogno di una qualche forma di controllo e vigilanza» ha detto il giudice ai due musicisti, che erano presenti in aula, «Forse qualcuno non sarà d’accordo ma credo che voi lo siate». Brody Dalle ha dichiarato alla rivista Rolling Stone: «L’unica cosa che chiedo è che i bambini siano al sicuro». Josh Homme ha detto: «Fare la mamma è il lavoro più difficile del mondo ma anche i padri sono importanti. Farei qualsiasi cosa per i miei figli, quindi faccio anche questo».