Rock News
11/06/2025
Yesterday dei The Beatles è considerata una delle canzoni più belle di tutti i tempi, sicuramente quella di cui sono state fatte più cover nella storia della musica. Nasce durante le registrazioni dell’album Help nel 1965 (il produttore dei The Beatles George Martin ha raccontato invece che Paul l’ha scritta in una stanza dell’Hotel George V di Parigi, nello stesso periodo in cui stava componendo i brani dell’album A Hard day’s Night, e quindi nel 1964), ma si dice che Paul McCartney avesse la melodia in testa da almeno due anni.
La storia è questa: una mattina del 1963, Paul è con la fidanzata Jane Asher nella casa di Wimpole Street a Londra, si siede al pianoforte e comincia a suonarla. Qualche giorno dopo è a casa di un’amica, Alma Cogan, mentre la sta suonando ancora la madre di Alma chiede se qualcuno vuole delle uova strapazzate e Paul canta: “Scrambled eggs, oh my baby how I love your legs”.
Per diverso tempo, il titolo della canzone più famosa dei The Beatles rimane Scrambled Eggs. Poi, durante una vacanza in Portogallo diventa Yesterday. Nel maggio 1965 Paul e Jane Asher arrivano all’aeroporto di Lisbona, salgono in macchina per raggiungere la casa del loro amico Bruce Welch, cantante degli Shadows ad Albufeira.
Bruce Welch ha raccontato che appena arrivato a casa, Paul McCartney gli ha chiesto una chitarra: «A quanto pare durante il viaggio da Lisbona ad Albufeira aveva scritto il testo. Io gli ho dato la mia chitarra e lui ha suonato quel pezzo che tutti conosciamo come Yesterday». Paul ha raccontato: «E’ stato un viaggio lungo, Jane dormiva ma io non riuscivo. Ho cominciato a pensare a una sequenza di parole brevi con cui iniziare le strofe e poi a cercare le rime». John Lennon ricorda che per molto tempo hanno provato a finirla insieme: «Si è sempre chiamata Scrambled Eggs, ma dicevamo sempre che un titolo composto da una sola parola sarebbe stato perfetto. Un giorno Paul è arrivato con il titolo e il testo completo. Sembra una favola ma è andata proprio così».
Per qualche mese, però, Paul non si convince a registrarla. La melodia è talmente perfetta che gli sembra impossibile che non esista già. Jane Asher ha raccontato che la suonava in continuazione agli amici chiedendo: “Secondo voi è di qualcun altro o l’ho scritta io?”
Alla fine, il 14 giugno del 1965, Paul entra in studio ad Abbey Road. Quel giorno i The Beatles registrano I’ve Just Seen a Face e I’m Down e tra le 19 e le 22, Paul inizia a cantare la sua canzone da solo con la chitarra acustica. Il primo a capire che quella è la forma perfetta della canzone è Ringo Starr: «Mi ha detto: “Non posso metterci un suono di batteria, non avrebbe senso”» ha raccontato Paul McCartney. John e George sono d’accordo, e George Martin suggerisce: «Perché non la canti con l’accompagnamento di un quartetto di archi?».
Il produttore dei The Beatles si rende conto che è un momento speciale: «Siamo entrati nel territorio della sperimentazione» ha detto «Anche se eravamo limitati dai pochi mezzi tecnici a disposizione”. Dopo aver provato a casa di George Martin, il 17 giugno Paul registra la versione definitiva con gli archi, che esce come singolo in America il 13 settembre (in Inghilterra viene invece inserita nell’album Help! ma non nella colonna sonora del film) e si piazza al numero uno in classifica per un mese. In una intervista del 1980 lo stesso John Lennon ha ricordato con ironia come sia diventata la canzone più famosa dei The Beatles: «Una volta ero in Spagna in un ristorante con Yoko e un musicista che suonava Yesterday mi ha chiesto di firmare il suo violino. Non sapeva che non l’ho scritta io, ma del resto non credo che avrebbe mai girato tra i tavoli suonando I Am the Walrus»,
Il testo di Yesterday parla del ricordo di una persona che non c’è più. Paul McCartney non ha mai spiegato a chi si riferisse, nessuno è mai riuscito a capirlo, e per anni si è pensato che fosse una canzone d’amore, il racconto di una storia finita. Nella sua biografia Many Years From Now ha dato la spiegazione più bella: la sua canzone definitiva, Yesterday è dedicata a sua madre, Mary Patricia McCartney, morta il 31 ottobre del 1956 quando lui aveva solo 14 anni.
Rock News