Rock News
01/04/2025
Il 1° aprile del 1980, gli AC/DC annunciavano ufficialmente che Brian Johnson sarebbe diventato il nuovo cantante della band. Sei settimane prima, era scomparso il leggendario frontman del gruppo australiano, Bon Scott, a soli 33 anni. Era stato lo stesso Scott, molto tempo prima, a parlare di Johnson ai suoi compagni, dopo aver assistito ad una esibizione del cantante in Inghilterra nei primi anni Settanta. Scott all’epoca era ancora nelle file dei Fraternity, che avevano appena cambiato il nome in Fang nel disperato tentativo di mantenere viva la speranza di una carriera. Nel marzo 1973, poco prima di gettare la spugna e di tornare a casa in Australia, i Fang si assicurarono l’apertura di una serie di concerti dei Geordie, band di moderato successo allora diretta da Johnson.
La parte più sorprendente della storia, tuttavia, è rappresentata dalle circostanze particolari che hanno aiutato Johnson a fare un'impressione così forte su Bon Scott.
Il cantante, in quell’occasione, aveva un terribile caso di appendicite in corso eppure cantò ugualmente. A quanto pare, Scott più tardi riferì agli AC/DC: "Ho visto cantare questo ragazzo, Brian Johnson, ed è stato fantastico. Era sul pavimento, scalciava e urlava, che spettacolo"! E, secondo diverse fonti, Scott ha avuto l'idea di sollevare Angus Young sulle sue spalle e di trasportarlo verso il pubblico, dopo aver visto Johnson fare la stessa cosa con il chitarrista dei Geordie, Vic Malcolm.
Così, quando arrivò il momento per Angus Young e suo fratello Malcolm di scegliere chi potesse sostituire Scott, Brian fu aggiunto alla lista dei possibili candidati, nella quale figuravano anche Noddy Holder degli Slade, Buzz Shearman dei Moxy, Alan Fryer degli Heaven e l'ex cantante dei Back Street Crawler, Terry Slesser. Ma fu Johnson, all’epoca ritiratosi dal mondo della musica e dipendente in un'autofficina a Newcastle, la sua città natale, ad averla vinta sugli altri.
Il giorno della sua audizione a Londra, Johnson era così distratto con i tecnici del suono degli AC/DC che fu letteralmente prelevato a forza per eseguire Whole Lotta Rosie. Alla fine grazie al suo carisma, la sua umiltà e alla sua incredibile voce si guadagnò il posto e la band fu immediatamente ricompensata dalla scelta giusta con l'album Back in Black, pubblicato il 25 luglio dello stesso anno.
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