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Più di 100 musicisti da tutto il mondo, in collegamento dai loro studi o dalle loro case, hanno dato vita ad una delle più intense e potenti performance realizzate a distanza durante questa lunga pandemia causata dal coronavirus. Guidati dal Maestro Ulf Wadenbrandt, direttore della Sweden Symphony Orchestra e principale direttore ospite della Russian Philharmonic Orchestra, hanno reinterpretato in chiave orchestrale Fear Of The Dark, il classico degli Iron Maiden del 1992.
Il Maestro Wadenbrandt, che solitamente in tempi normali gira l'Europa per dirigere le più prestigiose orchestre del continente, ha voluto creare qualcosa che permettesse a tutti i musicisti, fermi a causa della chiusura dei teatri, di suonare in modo corale qualcosa che potesse arrivare a quante più persone possibili: "Molti dei miei colleghi musicisti in tutto il mondo non sono attualmente in grado di suonare insieme e non possono esibirsi per il loro pubblico. Così ho contattato molti meravigliosi musicisti orchestrali, per vedere se potevamo suonare qualcosa insieme".
Il Maestro Wadenbrandt ha così deciso di lavorare (quasi 24 ore su 24 a causa dei fusi orari diversi in cui risiedono i vari musicisti) per spiegare ai colleghi come realizzare l'opera.
"Volevo dimostrare quanto siano importanti la musica e la cultura in questi tempi difficili", ha spiegato il Maestro, "la musica fa sentire bene e aiuta a sviluppare le persone. Dobbiamo mostrare al mondo che siamo necessari e che dobbiamo ricominciare a suonare. Ho cercato di coinvolgere tutti, dai musicisti di livello mondiale e ottimi insegnanti di musica a talentuosi dilettanti e studenti di musica e cultura dalle scuole di tutto il mondo. L'obiettivo era quello di mostrare il valore della diversità e sottolineare quanto tutti siano importanti nell'ecosistema della musica".
Perché il Maestro Wadenbrandt ha scelto proprio Fear Of The Dark degli Iron Maiden? "Questa canzone ha di tutto, belle linee melodiche, molta energia e un ritmo martellante", ha dichiarato il Maestro, "è un arrangiamento davvero magico e riesce a sprigionare l'energia dell'orchestra con un suono fantastico. Gli Iron Maiden hanno semplicemente scritto una grande canzone che funziona perfettamente per le orchestre sinfoniche e il loro meraviglioso timbro sonoro".
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