Pink Floyd, David Gilmour: battaglia legale per il jingle delle ferrovie francesi che ispirò "Rattle That Lock"

Nel 2013, David Gilmour si trovava nella stazione ferroviaria di Aix-en-Provence, in Francia, ed è rimasto incantato dal jingle che risuonava dagli altoparlanti. La musichetta annunciava le comunicazioni per i passeggeri ed era davvero orecchiabile. David ne rimase stupito, tanto da esclamare "Fa venire voglia di cantare e ballare". 

Da qui la decisione di prendere 4 note del jingle, riadattarle e inserirle come intro per il suo grande successo "Rattle That Lock", brano che dà il titolo al suo quarto album in studio, uscito nel 2015. Per poterlo usare, il musicista contattò Michaël Boumendil, il compositore della musica, il quale non potè rifiutare l'offerta del chitarrista e cantante dei Pink Floyd. "Ha chiamato il mio ufficio - dichiarò Boumendil - e mi ha spiegato che era in stazione e che si era innamorato di queste poche note, e aveva voglia di farne una canzone, o meglio di lasciarsi ispirare per farne una. Mi ha proposto di adattarla per lui. E a quelle condizioni era difficile dire no".

Iniziarono così le trattative, che ottennero così l'approvazione della SNCF, società che gestisce i servizi pubblici francesi. 

Un anno dopo, però, sono iniziati i problemi. Boumendil portò Gilmour in tribunale, accusandolo di non aver usato l'adattamento del jingle come previsto, ma la registrazione che la SNCF usava nelle sue stazioni. L'uomo affermò che il contratto consentiva a Gilmour di riprodurre le note, ma non di inserire la musica in maniera esatta. È per questo che chiese ben 450mila euro di risarcimento.

Nel maggio 2018, il tribunale ha respinto le richieste del compositore del jingle, affermando che era troppo tardi per questionare sul contratto e gli ordinò di coprire le spese legali di Gilmour. Il caso fu così archiviato.

Ora, Boumendil ha fatto appello in giudizio, e gli avvocati di Gilmour hanno rifiutato di commentare la questione. Come andrà a finire?