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Guns N' Roses, Duff McKagan racconta i primi giorni nella band: "Pensavo che Slash fosse un punk-rocker"
Il bassista di una delle band più famose al mondo racconta di come ha iniziato la sua carriera e di quando ha incontrato Axl e Slash
In una recente intervista, il bassista dei Guns N’ Roses, Duff McKagan, ha raccontato dei suoi inizi, di quando nel 1984 incontrò Axl Rose e Slash a Los Angeles e di come arrivò a suonare il basso nella band. Le cose non sono andate come si potrebbe pensare: Duff, infatti, suonava anche la chitarra e la batteria. La scelta di concentrarsi sul basso arrivò per caso. E anche in maniera un po’ bizzarra. Ecco le sue parole.
“Mi sono trasferito qui [ndr Los Angeles] con una chitarra e un basso, ed ero anche un batterista. Non ero davvero sicuro di cosa avrei fatto. Poi scopri che la mia chitarra era stata rubata 5 anni prima… I poliziotti sono venuti nel mio appartamento – il mio appartamento di mer** - e mi hanno chiesto: È tua questa chitarra? Ho risposto: Sì. Così l'hanno portata via, sapevano che ero troppo giovane per averla rubata 5 anni prima, per questo non mi hanno nemmeno incriminato”.
È da qui che inizia la storia di Duff McKagan al basso. “Avevo un basso – ha continuato il polistrumentista statunitense – era quello che mi era rimasto. Quello era il momento in cui i Guns hanno iniziato. Ma che tipo di bassista sarò? Una volta ho scavato dentro di me e mi sono chiesto: È davvero questo quello che voglio fare? Quando ne sono stato sicuro al 100%, ho preso come riferimento Rampage, Lemmy, Paul Simonon”.
Su Slash e Axl, Duff ha aggiunto: “Ho incontrato Slash dopo uno o due settimane dal mio arrivo grazie a un annuncio. Si chiamava Slash. Le sue influenze erano Fear e Alice Cooper. Ho pensato che doveva essere un ragazzo punk-rock intorno alla mia età. L’ho visto e non era un ragazzo punk-rock, ma aveva circa la mia età. Mi portò a uno spettacolo di Axl con i L.A. Guns. Non ricordo molto la musica, ma ricordo che uscì una forza particolare, come quando avevo visto Henry Rollins nel 1981. C’era molta rabbia e non era falsa. Sapevo riconoscere cosa fosse reale, e quello era reale. Ancora oggi, adoro le band che mi spaventano un po’”.
Guns N’ Roses sono state una delle band più famose al mondo, e lo sono tutt’ora. Quando McKagan ha preso coscienza di questa cosa, è così che ha reagito: “Quando la nostra band è diventata una delle più grandi, penso di aver avuto un senso di colpa punk-rock. Qual è il mio posto in questa cosa?”.
“Quando ho smesso di bere nel 1994, ho iniziato a prendere davvero coscienza di molte cose e ho iniziato ad avere più consapevolezza di me stesso. Grazie alle arti marziali, ho cominciato a prendermi le responsabilità delle mie azioni passate. Questo mi ha permesso di aprire le orecchie ad altre persone. In tournée dal '94, ho fatto molto. Ho fatto grandi tour, ho fatto dei tour in van, ho fatto qualsiasi tipo di tour nel frattempo”.
“Ora – ha proseguito il bassista – sto leggendo la storia… [ndr se tu] leggi tre lati della stessa storia, potresti trovare una qualche verità nel mezzo. Ho iniziato a parlare con la gente, con i miei fan. Così hai la storia della loro vita, ti diranno molte cose su di loro, probabilmente più di quanto ne potrebbero dire al loro terapeuta o al loro miglior amico”.
L’artista ha anche ricordato di quando ha visto i Clash a Seattle. “C’erano solo 100 persone, forse 125 perché erano venuti alcuni ragazzi del college. Era il 1979 e la sicurezza del Paramount Theatre non sapeva di cosa si trattasse. È così che hanno dato un pugno a un ragazzo che conoscevamo. Si è rotto il naso. Allora i Clash hanno interrotto lo spettacolo. Paul Simonon è andato a prendere un’ascia – tipo l’ascia antincendio – e Joe Strummer ha gridato: Abbatteremo questa fottuta barriera, perché non c’è differenza tra noi. Siamo tutti nella stessa barca. È stato un momento molto formativo della mia vita”.
Il 25 settembre prossimo, i Guns N’ Roses torneranno sul palco insieme nella Carolina del Nord, per l’ultima tappa del tour “Not In This Lifetime”. Dal 2016 – anno della reunion – ad oggi, la band ha venduto 561 milioni di dollari in biglietti, facendo diventare la tournée, la terza con il maggiore incasso della storia.
Ecco il video integrale dell'intervista a Duff McKagan.