Rock News
05/06/2019
La band emergente della quale si è parlato di più quest’anno è indubbiamente quella composta dai fratelli Kiszka e dal batterista Daniel Wagner: dei Greta Van Fleet si è detto di tutto e di più, innanzitutto perché hanno dimostrato di avere del talento, ma poi anche perché forse il loro sound assomiglia un po’ troppo a quello dei Led Zeppelin, band leggendaria alla quale si ispirano, fatto del quale loro non hanno mai fatto mistero.
Sono tanti i grandi protagonisti del rock a essere intervenuti nel dibattito, persino Robert Plant: praticamente tutti concordano sul fatto che la giovane band americana abbia del potenziale sul quale, però, deve continuare a lavorare per creare uno stile proprio. In tanti hanno anche sottolineato il fatto che i fratelli Kiszka e il loro batterista rappresentano davvero una speranza per il futuro del rock, considerando che oggi non è semplice trovare musicisti giovani e validi che si dedicano a questo genere.
A pensarlo è anche Slash che proprio oggi è tornato sull’argomento: “Tutti continuano a chiedermi dei Greta Van Fleet – ha detto a Guitar Interactive – non posso dire di ascoltarli, ma mi piace il fatto che abbiano origini pure. A tal proposito, devo ammettere che la musica che ho sentito ha davvero molte reminiscenze dei Led Zeppelin e ho sentito diverse storie sul fatto che loro siano cresciuti ascoltando questa band. E tutto questo è un bene. Quando pubblicheranno il loro prossimo album, allora vedremo se riusciranno a recidere il legame con queste origini e a diventare una band con una propria identità. Tuttavia – ha aggiunto – allo stesso tempo, il fatto che stiano avendo successo sta aprendo la strada a tanti altri giovani”.
In effetti, il fatto che quattro ragazzini provenienti da una remota cittadina del Michigan siano riusciti a farsi apprezzare a livello internazionale non è una cosa da poco e di certo può essere di incoraggiamento per tanti altri giovani talenti. A tal proposito, sono in molti a pensare che la maggior parte degli artisti emergenti non sia in grado di reggere il paragone con le band leggendarie del passato ma Slash è speranzoso in tal senso: “C’è una nuova ondata in arrivo – ha detto – non ho molte altre cose da dire in proposito, perché io faccio le mie cose e in un certo senso osservo da lontano quello che sta succedendo e quello che tutti gli altri stanno facendo”.
“Devo ammettere – ha aggiunto – che la maggior parte delle band che sta pubblicando nuovi album e che io ascolto sono band che conosco da molto tempo, come gli Alice In Chains, i Queens Of The Stone Age, i Foo Fighters e così via. Ma qualcosa sta accadendo, qualcosa ribolle sotto la superficie con i ragazzini che in questo momento si stanno cimentando con il rock and roll per quelle che io definirei le ragioni giuste, al contrario di quelli che, invece, cercano di diventare delle celebrità ancora prima di essere riusciti a mettere insieme cinque accordi. Sembra, insomma, che ci sia una reale intenzione, una vera e propria fame di fare qualcosa che abbia un po’ di coraggio”.
E mentre osserva da lontano ciò che accade nel panorama musicale, Slash intanto prosegue il tour con Myles Kennedy e The Conspirators per promuovere il suo quarto album solista, Living The Dream, uscito a settembre scorso.
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