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Guns N’ Roses, Duff McKagan racconta come è diventato un bassista: “la polizia mi sequestrò chitarra"

Il musicista racconta di come e perché ha iniziato a suonare il basso rivelando particolari inediti

Guns N’ Roses, Duff McKagan racconta come è diventato un bassista: “la polizia mi sequestrò chitarra"

04/02/2019

Il bassista dei Guns N’ Roses, Duff McKagan, ha raccontato la sua storia durante un’intervista nell’ambito del NAAM festival e ha spiegato come si è avvicinato alla musica e, in particolare, come e perché ha iniziato a suonare il basso.

Ho un fratello più grande, Bruce, che suonava con la sinistra, io scrivevo con la sinistra, e così ho iniziato anche io a suonare con la sinistra perché lui aveva un basso per mancini – ha spiegato Duff – mi ha insegnato ‘ Birthday’ dei Beatles che, di base, comprende gran parte della scala del blues”. In seguito, il fratello se ne andò di casa e Duff, all’età di 13 anni, comprò il suo primo basso, un Gibson EBO, per 125 dollari, soldi che si era guadagnato consegnando i giornali. Si trattava di una cifra piuttosto bassa per quel modello, per questo motivo il musicista è convinto che fosse rubato.

Poco tempo dopo – ha continuato – ho comprato una chitarra. In realtà ero anche un batterista a quell’epoca. Ero solito suonare la batteria di qualcun altro fino a che sono riuscito a racimolare abbastanza soldi da comprarmene una mia, all’età di 17 anni. Così avevo un basso, chitarra e una batteria”. In seguito, però, Duff ha dovuto fare una scelta perché non poteva tenere tutti e tre gli strumenti: “Ho deciso di mettere da parte un po’ di soldi per andare a Los Angeles e mettermi alla prova. La mia batteria faceva schifo così l’ho venduta a Seattle, poi avevo dei soldi messi da parte grazie al lavoro. In quanto al Gibson EBO, non so che fine abbia fatto – ha raccontato – ho preso un basso Yamaha e poi avevo anche una chitarra tipo Les Paul Junior. L’ho suonata un po’ di volte dopo essermi trasferito ma in seguito si scoprì che quella chitarra era stata rubata proprio da Los Angeles, prima che io arrivassi lì. I poliziotti arrivarono a casa mia e si portarono via la chitarra. Così tutto ciò che mi restava era il basso”.

Dopo aver venduto la batteria e dopo che la polizia sequestrò la sua chitarra, a Duff insomma rimasero ben poche scelte: in quel momento poteva suonare solo il basso se voleva davvero inseguire il suo sogno di diventare un musicista. “Quel periodo coincide con il momento in cui ho incontrato Slash grazie a un annuncio su un giornale – ha spiegato – e con il momento in cui Izzy si era trasferito nella mia stessa strada. Il basso era l’unico strumento che avrei potuto suonare, che mi piacesse o meno. Era tutto ciò che avevo e poi, per come si misero le cose, avrei potuto essere solo il bassista. Quando abbiamo iniziato a suonare con i Guns io stavo giusto iniziando a studiare come suonavano i bassisti”.

Da allora, Duff si è concentrato solo sul basso per ricercare il suo sound perfetto: “Il tono che sentite nell’album Appetite For Destruction era una sorta di sound funk – ha spiegato – ho dovuto farmi spazio tra il suono più sottile della chitarra di Izzy, i tamburi di Steven Adler, il suono più intenso e dominante della chitarra di Slash, e infine la voce. Questo è un aspetto molto importante – ha sottolineato – trovare il proprio spazio come bassista e sentirsi a proprio agio in quello spazio, senza cercare di oscurare nessun altro membro della band e, allo stesso tempo, senza finire schiacciato dal batterista che vuole colmare ogni pausa. Devi riuscire a mettere insieme tutta questa roba”.

A quanto pare i Guns e, in particolare, Duff sono riusciti a trovare un equilibrio visto che da allora è esploso il loro successo e poi il resto è storia. Agli esordi, tra l’altro, facevano le prove vicino al Guitar Center di Hollywood: “Il risultato – ha raccontato ancora il bassista – è che giravamo l’angolo, entravamo lì dentro e ci mettevamo a guardare tutta la roba che non potevamo permetterci. La Japanese Fender Jazz Special, quel meraviglioso strumento bianco con il manico nero, era il basso dei miei sogni”. Poi arrivò il successo e Duff ha potuto realizzare il suo sogno: quel basso è stato il suo fedele compagno durante tutto il tour promozionale di Appetite For Destruction.

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