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Ozzy Osbourne ricorda le ultime parole di Lemmy: “Sapeva quello che stava facendo. Mi manca molto il passare del tempo con lui”

Il Principe delle Tenebre ricorda l’amico scomparso e poi parla anche delle sue condizioni di salute e dei progetti futuri

Ozzy Osbourne ricorda le ultime parole di Lemmy: “Sapeva quello che stava facendo. Mi manca molto il passare del tempo con lui”

28/01/2019

Sono passati ormai tre anni dalla scomparsa di Lemmy Kilmister, frontman di una delle più grandi band heavy metal di sempre, i Motörhead, ma il suo ricordo è sempre vivo sia nei suoi fan, sia nei colleghi e amici di sempre.

Tra questi c’è anche Ozzy Osbourne che, in un’intervista per Metal Hammer, lo ha ricordato, raccontando, in particolare, alcuni momenti risalenti a poco prima della sua scomparsa. “Prima di morire mi disse ‘Beh, avrei potuto vivere altri 10 anni se avessi fatto tutte le cose come andrebbero fatte, invece le ho fatte a modo mio’ – ha raccontato Ozzy – sapeva quello che stava facendo. Mi manca molto il passare del tempo con lui”.

Proprio come Lemmy, di certo neanche Ozzy ha condotto una vita “regolare”, anzi, tutt’altro, ma è ancora qui e di questo è il primo a stupirsi: “Se anni fa mi avessero chiesto ‘Quanto tempo pensi di campare?’, avrei risposto ‘Sarò morto entro i quarant’anni!’ – ha scherzato – e invece la fortuna è stata dalla mia parte fino alla fine. Ma se uscisse sul giornale un articolo dal titolo ‘Ozzy Osbourne trovato morto in un hotel’, nessuno direbbe ‘Oh, davvero?’, tutti semmai direbbero ‘Beh, è ovvio!’".

Il Principe delle Tenebre, in effetti, sembra avere davvero un angelo custode o qualcosa di simile, considerando la lunga lista di infortuni e di malattie che ha avuto nel corso della sua vita: “Sono caduto nella tromba dell’ascensore e fuori dalla finestra – ha raccontato – mi sono rotto il collo con il quad. Un giorno sono morto due volte mentre mi portavano all’ospedale. Penso di essere inaffondabile!”. Come dargli torto? Non tutti sarebbero sopravvissuti a così tanti problemi di salute, l’ultimo dei quali avuto nell’ottobre scorso, quando ha contratto un’infezione da stafilococco che lo ha costretto a sottoporsi a un intervento chirurgico alla mano.

Ma Ozzy è riuscito a venir fuori anche da quest’ennesimo brutto periodo, dimostrando di avere la pelle davvero dura; adesso è sicuro di quello che vuole e non vuole fare in futuro. Ad esempio, ha detto di adorare i suoi nipoti ma che non sarà mai il nonno che cambierà loro i pannolini, e poi ha detto che non ha nessuna intenzione di andare in pensione, sebbene siano in tanti a ipotizzare un suo imminente ritiro dalla scene. “Questo non è il mio tour d’addio! – ha ribadito con convinzione – ciò che farò è semplicemente uscire di casa a gennaio per tornarci a dicembre”. Di certo, Ozzy ha un po’ rallentato i suoi impegni lavorativi negli ultimi anni, ma almeno per ora non ha intenzione di abbandonare il palco e il suo pubblico, soprattutto adesso che sta cercando davvero di condurre una vita più sana: “Non bevo più, non fumo né assumo sostanze – ha spiegato – e mi piace! Non avrei mai pensato di arrivare a dire che preferisco restare sobrio e pulito, ma meglio così! Tra l’altro sto cantando molto meglio di quanto non abbia mai fatto!”.

E dopo il tour, che inizierà dopo domani, il 30 gennaio, a Dublino, non è detto che Ozzy non torni in studio: “Mi piacerebbe davvero tanto registrare un nuovo album, ma costa così tanto realizzarlo – si è lamentato – eppure voglio davvero farlo, ho già una decina di idee per delle nuove canzoni. Il problema è che devo averne la voglia”.  Forse bisogna solo dare tempo al tempo, perché Ozzy ama ancora il suo lavoro ma, per adesso, vuole concentrarsi su questo tour che toccherà anche l’Italia, il 1 marzo all’Unipol Arena di Bologna: “L’ultimo è stato grande, ci siamo divertiti un sacco – ha raccontato – se ascoltare la mia musica o assistere a un mio concerto riesce a far vivere alle persone una giornata migliore, per me è una bellissima sensazione”.

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