Rock News
31/07/2018
Sin dai loro esordi, John Lennon e Paul McCartney avevano l'abitudine di firmare a quattro mani i pezzi composti, a prescindere dal contributo offerto da ciascuno di loro.
L’autore della canzone "In My Life" dei Beatles, contenuta in "Rubber Soul", è da sempre considerato un mistero, visto che sia John Lennon che Paul McCartney ne rivendicavano la paternità. Come fare a risolvere l’arcano? Ci hanno pensato Mark Glickman e Jason Brown, due matematici americani con la passione per i Beatles. Il loro metodo prevede l’utilizzo dei principi della statistica.
Come hanno spiegato all'annuale Joint Statistical Meeting organizzato dall'American Statistical Association, i due hanno usato la tecnica chiamata stilometria. Si tratta di un tipo di analisi statistica molto frequente in campo linguistico e forense (per la ricerca di serial killer, ma anche per un'opera letteraria), ma anche in tema musicale. La tecnica parte dal fatto che ogni autore ha automatismi e preferenze stilistiche che lo rendono facilmente riconoscibile.
I ricercatori hanno pensato di scomporre tutte le canzoni della band nate tra il 1962 e il 1966 esaminando cinque differenti set di caratteristiche, come la frequenza degli accordi e le note che compongono la melodia.
"L'approccio che abbiamo scelto ci ha permesso di convertire una canzone in una serie di dati quantificabili con cui è possibile risalire alla paternità dell'opera" ha spiega Glickman.
Il programma realizzato è stato allenato a riconoscere 70 canzoni dei due artisti a partire da 149 differenti elementi caratteristici (come accordi e note). Poi è stata posta la fatidica domanda: chi è l'autore di "In My Life"?
"Le probabilità che sia stata scritta da McCartney sono solo 0,18, che equivale a dire che è quasi certamente una canzone di Lennon" conclude Glickman.
Infine il programma ha rivelato anche una sorpresa: "The Word", un altro brano di "Rubber Soul", è stato scritto quasi certamente da McCartney. Eppure tutti pensavano esattamente l’opposto.
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