Rock News
08/10/2025
Durante la sua instancabile attività di divulgatore del rock, Dave Grohl non si è lasciato scappare di elencare quali siano i suoi dischi preferiti di tutti i tempi, dimostrando la sua vasta conoscenza musicale e il suo interesse verso tanti generi diversi, dal pop alternativo dei B-52s all'hi-hop dei Public Enemy. La sua prima e più grande passione resta però l’heavy metal e durante una lunga discussione su chi abbia inventato il genere, Dave Grohl non ha avuto dubbi in merito: “Senza i Led Zeppelin non esisterebbe l’heavy metal. E se esistesse, farebbe schifo.”
John Bonham è da sempre il suo batterista preferito (come dimostra uno dei suoi tatuaggi con il simbolo di Bonzo usato su Led Zeppelin IV) e gli ha fatto capire la potenza del suo strumento: “Sono ossessionato dai Led Zeppelin fin da quando ero un ragazzino. Ascoltavo solo punk e hardcore. Per me il suono della batteria era frenetico, come una raffica di mitra sparata in una stanza di cemento sottoterra” ha detto. “Poi ho scoperto i Led Zeppelin e John Bonham. Mi hanno aperto la mente e hanno plasmato il mio modo di suonare.”
Nell’elenco dei suoi dieci dischi preferiti, oltre ad album fondamentali del punk come Rock for Light dei Bad Brains o Surfer Rosa dei Pixies, che hanno ispirato i Nirvana, insieme ai lavori di amici e collaboratori come i Melvins con Gluey Porch Treatment, Mark Lanegan con The Winding Sheet e i Kyuss di Josh Homme con Blues for the Red Sun. E tra questi album, ci sono anche i Led Zeppelin. “In Through the Out Door e Houses of The Holy mi piacciono più dei primi due dischi, ma il mio preferito è Coda” ha detto Grohl citando il nono e ultimo album della band, uscito nel 1982 due anni dopo la morte di Bonham. Un disco che raccoglie brani live e inediti dei dodici anni di carriera del gruppo. “C’è Bonzo’s Montreaux, l’incredibile sinfonia fatta da Bonham alla batteria. Ho passato notti intere a impararla a memoria. Posso suonarla dall’inizio alla fine in qualsiasi momento!”
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