Pink Floyd, David Gilmour spiega il segreto dell'inconfondibile suono della sua chitarra. Guarda il video

David Gilmour è uno dei chitarristi più riconoscibili e visionari di sempre, creatore di atmosfere uniche al mondo con i suoi assoli e l’uso di note lunghe e sostenute, che hanno trasportato i Pink Floyd in una dimensione onirica e spaziale rendendoli una delle band più conosciute al mondo. Eppure, Gilmour è anche molto autoironico quando parla del modo in cui ha trasformato la Fender Statocaster (un modello di chitarra comune e al tempo relativamente economico che ha comprato nel 1969 da Manny’s Store, uno dei più grandi e conosciuti negozi di New York) in uno strumento magico: «Ogni tanto penso che dovrei. Suono la chitarra ogni giorno, ma forse dovrei fare più pratica».

In un’intervista con la rivista specializzata Ultimate Guitar ha ripetuto un concetto che dice da anni, e cioè che non sa spiegare cosa renda il suo suono così unico: «Non ho idea, non è qualcosa che ho studiato, o che faccio di proposito. Credo sia solo il mio gusto musicale, il modo in cui voglio che suoni la mia chitarra. Vedo spesso sui social i video dei chitarristi che fanno l’assolo di Comfortably Numb e penso: c’è qualcosa che manca per essere perfetto, ma non so cosa». Nonostante l’abilità dei Pink Floyd di costruire architetture musicali impeccabili, secondo David Gilmour la creatività musicale non è mai una scienza esatta: «Non ragiono mai troppo sul processo creativo, e non saprei indicare con precisione i passaggi. Suono in modo naturale, l’ho sempre fatto in passato nei Pink Floyd e continuo a farlo adesso come solista». Nessuno si è mai avvicinato al suo modo intenso di suonare e alla sua espressività, ma David Gilmour ha sempre mostrato grande rispetto per gli altri chitarristi (Mark Knopfler su tutti) ed è rimasto una leggenda delle chitarra pieno di ironia e umiltà: «Alla fine mi rendo conto di aver creato soprattutto un mio stile personale, anche se non ho una grande tecnica. Per esempio rispetto ad altri virtuosi della chitarra non sono molto veloce, ma dietro ogni mio assolo c’è un’intenzione melodica»