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Al Pacino: "Non ho mai fatto uso di cocaina, anche se tutti pensano il contrario"

Il grande attore: "Non l’ho mai toccata in vita mia. Non ho bisogno di niente per tirarmi su. Sono sempre stato su di giri"

Al Pacino: "Non ho mai fatto uso di cocaina, anche se tutti pensano il contrario"

10/04/2025

Nel 1983, Al Pacino interpreta uno dei personaggi più famosi nella storia del cinema, Antonio “Tony” Montana, il gangster di Miami di origine cubana protagonista di Scarface. Il film, diretto da Brian De Palma, con una sceneggiatura di Oliver Stone e la colonna sonora di Giorgio Moroder, è un remake di un film del 1932, Scarface – Lo sfregiato ambientato nella Chicago del Proibizionismo, che Al Pacino ha visto in un cinema di Los Angeles. Pacino vuole fare un film sulla ascesa e caduta di un gagnster americano, Oliver Stone e Brian De Palma spostano la storia nella Miami degli anni 80, dove la criminalità dilaga in seguito al cosiddetto “esodo di Mariel”, quando oltre 150.000 oppositori del governo cubano (i cosiddetti “marielitos”) vengono autorizzati da Fidel Castro a lasciare l’isola a salpando dal porto di Mariel e arrivano a Freetown.

Dopo aver incoraggiato l’operazione il presidente americano Jimmy Carter, l’FBI e le agenzie investigative antidroga scoprono che tra gli esuli cubani non ci sono solo oppositori politici ma bande di criminali e trafficanti, che Castro ha fatto uscire di prigione. Oliver Stone si appassiona alla storia del “Marielitos”, viaggia in Sudamerica tra Ecuador e Bolivia dove incontra narcotrafficanti come Roberto Suarez Gomez (a cui si ispira per il personaggio di Alejandro Sosa) intervista agenti della DEA, avvocati e fore dell’ordine e crea insieme a Brian De Palma la storia della folle e violenta ascesa di Tony Montana, che inizia la sua carriera di boss nel ghetto, sposa una donna bellissima (interpretata dall’esordiente Michelle Pfeiffer) si arricchisce insieme al suo migliore amico Manny e alla sorella Gina, poi precipita in un delirio di onnipotenza e paranoia, uccide Manny in un raptus di gelosia e finisce la sua vita criminale in una villa sfarzosa, con una montagna di cocaina sul tavolo e un fucile da guerra M16 che spara contro un esercito di narcos nemici, fino a quando non viene freddato alle spalle e crolla a terra sotto ad un monumento che ha fatto costruire lui stesso con la scritta “The World is Yours”.

Al Pacino ha parlato della sua incredibile interpretazione di Tony Montana (ma anche di altri gangster come Michael Corleone nella trilogia de Il Padrino, Carlito Brigante in Carlito’s Way)  nella sua autobiografia Sonny Boy presentata al pubblico come “La storia di un uomo che non ha più niente da temere e nulla da nascondere”.

«Tutti pensano che io fossi per forza un grande consumatore di cocaina per diventare Tony» ha scherzato Al Pacino durante una intervista al New York Times, «Ma non è vero, non l’ho mai toccata in vita mia. Non ho bisogno di niente per tirarmi su. Sono sempre stato su di giri».

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