Rock News
16/07/2024
Billie Joe Armstrong ha parlato ancora una volta dei due album che i Green Day stanno celebrando nel 2024, Dookie del 1994 e American Idiot del 2004, l’album ha traghettato la band dall’anonimato al successo («Che ci ha investito prima che fossimo capaci di gestirlo» ha detto) e della maturazione come rock band impegnata («Tutti i gruppi nel corso della loro carriera vogliono attraversare la loro fase Quadrophenia degli Who e fare un concept album») e ha riflettuto sull’evoluzione del suo ruolo di cantautore, dal disimpegno e rabbia alle riflessioni e ai messaggi sociali: «A me piace raccontare la realtà ma cerco di scrivere canzoni che lascino spazio agli ascoltatori, che gli permettano di respirare e farsi una propria opinione» ha detto Billie Joe Armstrong che ha anche acceso una piccola polemica con la band più politicizzata della propria generazione, «Adoro i Rage Against the Machine ma quando li ascolti ti sembra di essere bombardato dalle loro opinioni e idee».
Tom Morello è un oratore eccezionale e un grande motivatore, recentemente in una conferenza stampa all’Hellfest in Francia ha detto: «Amici metallari: ripigliatevi e agite. In ogni momento storico fate quello che potete, come potete e dove potete. Il mondo non cambierà da solo, lo dovete cambiare voi. Tanti mi dicono: hai fatto i Rage Against the Machine 30 anni fa e il mondo è peggiorato, e io rispondo pensa cosa sarebbe successo se non lo avessi fatto». Per Billie Joe Armstrong, il racconto del reale deve essere surreale, ambiguo e sceneggiato come un film o un musical, come quello che ha fatto in American Idiot ambientando le sue canzoni nelle periferie delle città americane durante la presidenza di George W. Bush, Anche se a proposito dell’ex presidente americano, il cantante dei Green Day di cui ha detto: «American Idiot non è dedicata a lui, ma tutti hanno pensato a Bush perché è il più idiota di tutti».
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