Rock News
18/01/2024
Anthony Kiedis ha avuto una vita da rockstar prima di diventare una rockstar, con una adolescenza trasgressiva passata a Hollywood insieme al padre John Michael Kiedis, attore di telefilm con il nome di Blackie Dammett amico (e spacciatore) delle star. È stato lui a dodici anni a chiedere alla madre, con cui è cresciuto a Grand Rapids in Michigan di trasferirsi a Los Angeles per vivere con il padre. “I viaggi in California erano i momenti più belli della mia vita” ha detto del padre, che è diventato il suo idolo. Blackie Dammett lo fa recitare nel film F.I.S.T. del 1978 nel ruolo del figlio di Sylvester Stallone, ma gli fa anche provare le droghe per la prima volta (si dice che abbia provato l’eroina a 14 anni per sbaglio, scambiandola per cocaina). Quando entra alla Fairfax High School, dove incontra Flea e Hillel Slovak, è un ribelle disadattato cresciuto in un mondo irreale in cerca di una identità, trova la musica forma i Red Hot Chili Peppers la cui fusione di rock e funk gli permette di raccontare le sue storie in forma di rap.
Diventa una rockstar e si porta dietro tutte le cicatrici dell’infanzia, le dipendenze e il dolore per la perdita di Hillel Slovak a cui dedica la sua canzone più intensa, Under the Bridge pubblicata sull’album Blood Sugar Sex Magik del 1991. Anthony Kiedis ha raccontato tutto nel dettaglio nel 2004 nella bellissima autobiografia Scar Tissue, che potrebbe diventare presto un film.
La Universal Picture ha opzionato i diritti del libro e sta iniziando a lavorare ad una trasposizione sullo schermo che diventerà: “Il ritratto sincero di un artista, un tossicodipendente e un grande frontman”. Nel corso degli anni, Anthony Kiedis ha anche detto di essersi pentito di aver raccontato tutti i suoi lati oscuri e le sue dipendenze in modo così schietto e realistico: “Ha causato dei dolori e a volte me ne pento, ma ora vedo le conseguenze a lungo termine. Le persone lo leggono in prigione e negli ospedali, ha avuto un effetto positivo. Alla fine ho capito che il libro non era per me, era un modo per mostrare che si può toccare il fondo, tornare indietro e avere una vita produttiva e interessante. È valsa la pena ripercorrere quel dolore”. Scar Tissue è diventata una delle biografie più lette e più vendute del rock, e sta per diventare un film, prodotto dallo stesso Anthony Kiedis: “Una storia che esamina senza giudicare le esperienze che hanno formato la musica che ha conquistato milioni di persone” hanno detto gli studios.
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