I Queen sono sempre stati grandi fan di Led Zeppelin: ecco la canzone preferita di Freddie Mercury

Nel 1974, dopo uno dei primi tour in America con i Mott the Hoople, Brian May scrive uno dei pezzi definitivi del suono hard rock dei Queen, Now I’m Here  che esce il 15 gennaio 1975 come singolo e viene pubblicata sul terzo album della band Sheer Heart Attack. Un brano che secondo quanto ha raccontato il chitarrista dei Queen è stato ispirato direttamente da Black Dog dei Led Zeppelin, il pezzo che apre il quarto album del 1971. «Non ho nessun problema ad ammettere che i Led Zeppelin sono stati una grande influenza per noi, non solo musicalmente ma anche per il modo in cui sono riusciti a gestire la loro carriera e il rapporto con il music business senza mai scendere a compromessi» ha detto in una intervista con Total Guitar, «Avevano il pieno controllo della loro immagine, e anche della loro dimensione dal vivo, nel modo in cui costruivano il palco e lo show. Prendendo come riferimento tre grandi band inglesi come i Beatles, gli Who e i Led Zeppelin è abbastanza evidente da dove arriviamo noi. Sono la base da cui noi siamo partiti per costruire il nostro suono e la nostera carriera».

Brian May condivideva la passione per i Led Zeppelin con Freddie Mercury. Tra gli idoli del cantante dei Queen c’erano Jimi Hendrix, Aretha Franklin (di cui è stato suonato un pezzo al suo funerale), Elvis Presley e John Lennon (a cui ha dedicato rispettivamente Crazy Little Thing Called Love e Life is Real) e anche Robert Plant: «I Led Zeppelin sono i migliori, meritano tutto il successo che hanno» ha detto una volta, «Robert Plant è la voce più originale dei nostri tempi, è sempre stato il mio preferito. E poi ha sempre detto cose carine su di me». Il cantante dei Led Zeppelin, che il 20 aprile 1992 ha partecipato al Freddie Mercury Tribute Concert in memoria di Freddie Mercury allo stadio di Wembley a Londra, cantando Innuendo e Crazy Little Thing Called Love accompagnato da Brian May, Roger Taylor e John Deacon, ha detto: «Ci sono davvero poche persone che oltre al glamour e alla fama da rockstar hanno anche un grande talento come performer, e sono capaci di mostrarlo con grande personalità e fiducia in sé stessi. Freddie è uno di questi, non ce ne sono molti».

Anche per questo, nella speciale playlist creata da Brian May e Roger Taylor delle venticinque canzoni preferite da Freddie Mercury, accanto a Respect di Aretha Franklin, Love Me Tender di Elvis Presley, Billie Jean di Michael Jackson, I Get Around dei Beach Boys, Woman in Love di Barbra Streisand (ma anche pezzi pop come Pull Up to the Bunper di Grace Jones e Relax dei Frankie Goes to Hollywood e are di opere cantate da Pavarotti) c’è spazio anche per Kashmir dei Led Zeppelin da Physical Graffiti del 1975. Un pezzo monumentale, un hard rock epico di cui lo stesso Robert Plant nel 2018 ha detto: «E’ stato il nostro più grande risultato mettere insieme una musica così drammatica con un testo così ambiguo e misterioso e non suonare in modo troppo eccessivo».