Rock News
29/09/2023
Mick Jagger, laureato in economia alla London School of Economics, è da sempre molto attento agli affari dei Rolling Stones di cui si occupa in prima persona. È stato lui a chiudere i rapporti con il manager più spietato e controverso del rock anni 60 e 70, l‘americano Allen Klein, che è stato anche manager dei Beatles, The Kinks, Phil Spector, Sam Cooke ed è rimasto proprietario dei diritti degli album dei Rolling Stones precedenti al 1971, quando erano sotto contratto con la Decca Records (compreso quelli di I Can’t Get No Satisfaction, prima numero uno in classifica in America della loro carriera). I Rolling Stones hanno comunque incassato milioni di dollari di royalties ma hanno ceduto a Klein la proprietà dei brani: “Volevamo liberarci di lui, continuava a guadagnare alle nostre spalle. È una cosa piuttosto patetica” ha spiegato Mick Jagger, che ha espresso la sua solidarietà ad altri artisti che si sono trovati nella stessa situazione, per esempio Taylor Swift che ha riregistrato integralmente tre album interi che appartengono al manager delle popstar Scooter Braun. “Ai nostri tempi stava nascendo tutto, non sapevamo nulla e nessuno ci aiutava, ma la situazione non è cambiata da allora. Continua a succedere, guarda cosa ha dovuto fare Taylor Swift!”. Resta nelle mani degli Stones tutto il catalogo dal 1971 ad oggi, che la band a differenza di tanti altri artisti, da Neil Young a Bruce Springsteen, non ha mai messo in vendita.
“Se lo facessimo, lo faremmo per donare il ricavato in beneficenza” ha detto Mick Jagger, “I nostri figli non hanno bisogno di tutti quei soldi”. I figli di Mick Jagger sono otto, avuti da cinque donne diverse: la prima, Karis nata dalla relazione con Marsha Hunt ha 52 anni, l’ultimo Deveraux avuto dalla ex ballerina Melanie Hamrick ne ha solo sei. Ha anche cinque nipoti e tre pronipoti. “Non gli servono 500 milioni di dollari per vivere bene” ha detto Mick Jagger, “Meglio fare qualcosa di buono per il mondo”.
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